L'UE ora fa sul serio con l'AI Act: multe salate a chi non si adegua alle regole sull'intelligenza artificiale

L'UE ora fa sul serio con l'AI Act: multe salate a chi non si adegua alle regole sull'intelligenza artificiale
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Multiplayer.it ECONOMIA

Le aziende che non si conformano rischiano multe fino a 35 milioni di euro o il 7% del loro fatturato annuo globale. Le multe per le violazioni dell'AI Act sono più elevate di quelle previste dal GDPR, la legge europea sulla privacy digitale. Le aziende rischiano infatti multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo globale per violazioni del GDPR. L'Unione Europea ha avviato l'applicazione dell'AI Act, la sua legge sull'intelligenza artificiale, che introduce severe restrizioni sull'uso di questa tecnologia. (Multiplayer.it)

Ne parlano anche altri giornali

A partire dal 2 febbraio 2025, sono entrate in vigore le prime disposizioni dell'AI Act, il regolamento sull'intelligenza artificiale approvato dall'Unione Europea. Il regolamento introduce una serie di divieti su specifici utilizzi dell'IA e impone alle aziende che forniscono o utilizzano questa tecnologia di garantire che il proprio personale possieda un livello sufficiente di alfabetizzazione sull'IA. (Tom's Hardware Italia)

I regolamenti, però, hanno bisogno di tempo per diventare applicabili in toto. “Anticipare l’applicazione dei divieti è importante per tenere conto di rischi inaccettabili e per avere un effetto su altre procedure” si legge proprio nella normativa. (WIRED Italia)

Le prime prescrizioni previste dal regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, noto come AI Act, sono entrate in vigore il 2 febbraio 2025. Questo segna un punto di svolta nella regolamentazione dell’IA a livello globale. (Libero Tecnologia)

AI Act, scattano i primi divieti contro gli abusi dell’intelligenza artificiale

Lasciando da parte le questioni tecnico-finanziarie e quelle sulla privacy, confrontare le piattaforme occidentali in circolazione con «DeepSeek» aggiunge ulteriori preoccupazioni a chi osserva questa incontenibile rivoluzione comunicativa globale e solleva perplessità di altro genere. (L'Eco di Bergamo)

Sebbene l’Unione europea sia stata la prima a intraprendere questo percorso normativo, l’AI Act non ha ancora trovato una replica simile in altri ordinamenti giuridici, quindi non possiamo ancora parlare di un “Bruxelles effect” come accaduto per il Gdpr, anche se diversi Paesi stanno monitorando, e criticando, da vicino l’evoluzione della normativa. (Cyber Security 360)

Che possono rivelarsi dirompenti, ragione per cui le istituzioni europee hanno voluto porre un freno e prescrivere divieti e sanzioni per chi non rispetterà il codice di condotta. Una legge per regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, con l’obiettivo di prevenire potenziali danni contro i diritti dei cittadini europei e la sicurezza pubblica. (Panorama)