Occhiali Android XR di Google avvistati al TED2025: l'AI indossabile si fa concreta

Occhiali Android XR di Google avvistati al TED2025: l'AI indossabile si fa concreta
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Il palcoscenico del TED2025 a Vancouver ha ospitato un momento che, sebbene discreto, ha acceso la curiosità degli osservatori del settore tecnologico: Shahram Izadi, a capo del progetto Android XR di Google, ha indossato in pubblico un prototipo degli attesi occhiali per realtà estesa (XR) basati su Android. Questo avvistamento giunge in un periodo di fervente attività per Google e Samsung, entrambe impegnate nello sviluppo di dispositivi XR che sfruttano le potenzialità di Gemini e di altri modelli di AI avanzati. (HDblog.it)

Ne parlano anche altri media

È stata un'apparizione inaspettata e di grande effetto quella che ha visto protagonisti i prototipi di smart glasses con piattaforma Android Xr sul palco del Ted di Vancouver. (Wired)

Shahram Izadi, figura chiave alla guida delle iniziative AR (Realtà Aumentata) e VR (Realtà Virtuale) di Google, è salito sul palco indossando quelli che sembravano normalissimi occhiali da vista, svelando invece un dispositivo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo digitale e fisico. (tomshw.it)

Un paio di occhiali. Un’interfaccia digitale collegata all’intelligenza artificiale. Una scansione in tempo reale della realtà – e forse, presto, anche delle persone. Non è più solo fantascienza: gli iconici occhiali di Terminator, capaci di fornire dati visivi immediati su ciò che si osserva, stanno diventando realtà. (La Legge per tutti)

Come si può fare con i Google Glasses potenziati con l’intelligenza artificiale di Gemini?

Gli occhiali Android XR si presentano con un design discreto e simile a quello di normali occhiali da vista, ma integrano funzionalità avanzate di realtà aumentata e traduzione in tempo reale, sfruttando il motore AI Gemini di Google (Techprincess)

È stato annunciato nel dicembre 2024, ma il lancio è previsto per il 2025. Il primo prodotto, creato in collaborazione con Samsung, ha un nome in codice Project Moohan ed è un visore tipo Apple Vision Pro, che è stato un mezzo fallimento anche per via del prezzo. (Il Sole 24 ORE)