Maire, Fabrizio Di Amato confermato Presidente e Alessandro Bernini AD e DG; rinnovato CdA per il triennio 2025-2027

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Il Consiglio di Amministrazione di MAIRE, riunitosi in data odierna al termine dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti, preso atto della conferma di Fabrizio Di Amato quale Presidente del Consiglio di Amministrazione da parte dell’Assemblea, ha confermato allo stesso, oltre alle attribuzioni spettanti in base alla legge e allo Statuto sociale, alcuni poteri, tra i quali, in particolare, la gestione dei rapporti istituzionali e delle relazioni esterne così come delle iniziative in materia di Corporate Governance, Ethics, Diversity & Inclusion, Compliance, nonché la sovraintendenza all’attuazione dei piani strategici e di sostenibilità approvati dal Consiglio di Amministrazione. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altre testate
Nel discorso tenuto a Cagliari durante la cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2024/25, fu il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a sottolineare le difficoltà economiche del personale scolastico, osservando che le retribuzioni italiane sono spesso inferiori rispetto a quelle degli altri Paesi europei. (Torino Cronaca)
L’obiettivo è quello di incrementare il potere di acquisto di questa categoria di lavoratori e di adeguare le loro retribuzioni alle sfide economiche attuali. Buone notizie per gli insegnanti che nel 2025 vedranno un incremento del loro stipendio, grazie ad alcune misure adottate dal Governo. (Idealista)
125 di attuazione della Direttiva 2022/2464/UE, e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo MAIRE, ha approvato: il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024 della Società che chiude con un utile netto dell’esercizio di euro 153.947.060,25; la proposta di destinazione dell’utile netto dell’esercizio di cui sopra come segue: quanto a complessivi euro 116.929.724,391, da assegnare agli Azionisti a titolo di dividendo, e quanto a euro 37.017.335,86, da destinare a “Riserva utili portati a nuovo”. (Il Giornale d'Italia)

Nel nuovo Documento di finanza pubblica (ex Def), approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, sono contenute le previsioni tendenziali sulla spesa per redditi da lavoro dipendente delle amministrazioni pubbliche, stimata pari a 201 miliardi nel 2025 (+2,3%), a 205,9 miliardi nel 2026 (+2,4%) e a 207 miliardi nel 2027 (+0,5%). (Il Messaggero)
Il 1° maggio 2025, il governo italiano si prepara ad adottare delle nuove misure per affrontare alcune problematiche, esistenti già da parecchio tempo, del mercato del lavoro, focalizzandosi in particolare sul miglioramento della contrattazione collettiva. (Scuolainforma)
È stata acquisita la consapevolezza che l’esodo dal comparto delle Funzioni Locali verso ambiti della Pubblica Amministrazione con trattamenti economici più vantaggiosi (come Ministeri, Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio, ecc. (Brocardi.it)