Petrolio, da Opec e Russia tagli record. Purché nessuno sgarri

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Purché nessuno sgarri Il vertice Opec Plus soprende il mercato e fa volare il prezzo del petrolio: da gennaio tagli fino a 2,1 milioni di barili al giorno grazie a un contributo extra da parte dei sauditi.

«È questo il punto cardine di un accordo che avrebbe potuto rivelarsi molto meno incoraggiante per i mercati», commenta Francesco Martoccia di Citigroup.

Ma Riad ha vincolato il sacrificio al rispetto assoluto delle quote da parte di tutti gli alleati. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

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Il prezzo del petrolio si è reso protagonista indiscusso delle ultime giornate. Al momento in cui si scrive, il prezzo del petrolio Brent e la quotazione del WTI stanno perdendo rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%. (Money.it)

E’ stato dunque concordato di incrementare il taglio alla produzione di 500.000 barili al giorno fino a marzo 2020, portando così a 1,7 milioni di barili/giorno la riduzione dell’output (circa l’1,7% dell’offerta globale). (Finanzaonline.com)

. Lo sviluppo del 2019 in Giappone è stato rivisto fino allo 0,9% a causa di un primo semestre più forte del previsto, sebbene ci sia stata una revisione al ribasso allo 0,3% nel 2020. (Il Messaggero)

La torre d’avorio racchiusa nell’immenso potere derivante dai proventi dell’oro nero nel giro di un ventennio ha già cominciato a stimare-grafici e conti alla mano-la domanda di petrolio correlata al tanto osannato Climate Change. (ilFormat)