Covid-19, l'Ema avverte: «Non possiamo continuare a fare vaccini ogni 3-4 mesi»

Quotidiano del Sud SALUTE

La variante Omicron, altamente trasmissibile, è comparsa alla fine dello scorso anno e ora si sta diffondendo velocemente lungo il nostro Continente

Secondo Cavalieri, “gli antivirali orali ed endovenosi come Paxlovid e remdesivir mantengono la loro efficacia contro la variante Omicron e possono aiutare a limitare il carico di malattia associato a questa variante”.

Una vaccinazione. “Non possiamo continuare con booster ogni 3-4 mesi”, dice il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri. (Quotidiano del Sud)

Su altri media

Dopo il richiamo booster che ha seguito il ciclo completo di due dosi, ne servirà ancora un altro? La quarta dose di vaccino anti-Covid (o meglio secondo booster) è uno dei temi più caldi di questo inizio 2022. (Salutarmente)

Vero è che con il coronavirus è molto poco probabile che questo succeda visto che le proteine spike usate nei vaccini mRna impegnano il sistema immunitario solo in maniera blanda» È il caso di Ungheria e Danimarca ma anche di Cile e Israele che ha iniziato proprio il 2 gennaio scorso. (Ticinonline)

Non si è mai vista una vaccinazione che danneggiasse il sistema immunitario”. Così Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, commenta a LaPresse l’affermazione di alcuni immunologi sul fatto che i vaccini anti-Covid, fatti a breve distanza uno dall’altro, potrebbero danneggiare il sistema immunitario. (LaPresse)

I booster “possono essere somministrati una volta, o forse due, ma non è qualcosa che deve essere ripetuto costantemente “Se la strategia è di somministrare booster ogni quattro mesi, finiremo probabilmente per avere problemi con la risposta immunitaria” della popolazione, ha spiegato. (StatoQuotidiano.it)

“Una strategia di vaccinazione basata su richiami ripetuti” dei vaccini attuali “ha poche possibilità di essere appropriata o sostenibile”, ha sottolineato l’Oms “E vogliamo vedere questi dati prima di fare qualunque raccomandazione”, ha sottolineato Cavaleri. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo Cavaleri, il ricorso ai richiami «potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza». «Anche se esistono vaccini che vengono somministrati periodicamente - spiega al Nyt l'immunologo dell'università di Yale Akiko Iwasaki - credo ci siano modalità migliori dei booster ogni sei mesi» (ilmessaggero.it)