Sudan: due anni dopo

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ISPI ESTERI

Quasi 13 milioni di sfollati, centinaia di migliaia a rischio carestia, un numero imprecisato di vittime e insicurezza alimentare per metà dei 51 milioni di sudanesi, tutti inevitabilmente alle prese con la peggior crisi umanitaria al mondo: è un bilancio drammatico quello descritto da Ong e Nazioni Unite in occasione del secondo anniversario dallo scoppio della guerra in Sudan. Un conflitto, ribadiscono, in cui i civili continuano a pagare anche il prezzo dell’inazione della comunità internazionale, distratta da altre crisi, tra cui le guerre in Ucraina e a Gaza (ISPI)

Su altri media

A due anni esatti dallo scoppio della guerra civile il Sudan sembra ancora molto lontano da qualsiasi concreta possibilità di pacificazione. (Sky TG24)

Secondo le agenzie umanitarie, è la più grave crisi umanitaria in corso. La guerra civile in Sudan, scoppiata il 15 aprile 2023, ha causato decine di migliaia di morti e oltre 13 milioni di sfollati. Praticamente tutti i 50 milioni di abitanti sono a rischio carestia. (Avvenire)

Il 15 aprile ricorrono i due anni dall’inizio del conflitto in Sudan: 12 milioni di sfollati, 40% della popolazione a rischio fame. (Corriere della Sera)

In Sudan la più grave crisi umanitaria al mondo, Ong italiane in prima linea

Servizio di Maurizio Di Schino Sudan, due anni fa la ripresa del conflitto (Tv2000)

La fighting season, la stagione dei combattimenti veri e propria, va da settembre-ottobre ad aprile-maggio. Occorre tenere presente il dato climatico, che è fondamentale per capire gli andamenti dei conflitti in Sudan (Corriere della Sera)

Oggi sono due anni precisi dallo scoppio della devastante guerra, il 15 aprile 2023, tra i due leader rivali dell'esercito sudanese, Abdel Fattah Abdelrahman al-Burhan, e quello dei paramilitari delle Rsf, Mohamed Hamdan Dagalo. (AGI)