La sconfitta di Schlein, leader dimezzata

La sconfitta di Schlein, leader dimezzata
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa INTERNO

La premessa riguarda il contesto e la sua gravitas: la fine irreversibile di un ordine mondiale; l’unilateralismo brutale di Trump che non vede la Russia come una minaccia e considera marginale la stabilità europea; l’Ucraina, per quel che rappresenta la resistenza del suo popolo in termini etico-morali e politici, perché abbandonarla per l’Europa significherebbe perdere se stessa e consegnarsi all’irrilevanza. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Schlein, se il partito non ti segue non vai da nessuna parte Così mentre sui desk delle redazioni si depositano i risultati di un sondaggio SWG che dà il gradimento della segretaria Pd in calo (limitato - meno uno per cento - ma sempre in calo) da Strasburgo giunge la notizia che il gruppo Pd all’europarlamento ha votato sul Libro bianco per la Difesa e su ReArm Europe in buona parte in dissonanza contro le indicazioni della segreteria. (Today.it)

E' una responsabilità che abbiamo tutti ed è interesse della segretaria, che io sostengo, che questa discussione si faccia nelle forme e con la rapidità necessarie". "E' giusto che ci sia una discussione seria, quando il mondo cambia il compito di un grande partito della sinistra è trovare luoghi e sedi per capire come collocarsi in questa stagione. (Civonline)

Su Linkiesta Mario Lavia scrive: «Ma più che il merito a colpire è soprattutto il tono di Schlein, un tono da Fatto quotidiano, da Giuseppe Conte (tra parentesi, come avevamo scritto, il Movimento 5 stelle non parteciperà alla manifestazione per l’Europa del 15 marzo), da Nicola Fratoianni: vuoi vedere che il fantomatico campo largo si unisce sotto le insegne dell’opposizione all’Europa politica? La dichiarazione della numero uno del Pd rinsalda l’asse sedicente pacifista esattamente laddove voleva Conte – no alle spese militari –, un bel regalo al trumputinismo montante. (Tempi.it)

Lasciate in pace la Schlein che sta correggendo errori non suoi (di M. Guandalini)

Su argomenti di grande attualità come la guerra della Russia all’Ucraina, la lotta dei terroristi di Hamas ad Israele, il cordone ombelicale con la Cgil mantenendo contemporaneamente i rapporti col mondo industriale, finanziario, bancario e con le grandi imprese di costruzione della Lega delle cooperative, essere a parole a favore dell’Unione europea ma anche contro sul caso del riarmo e della difesa, cercare di mantenere nello stesso partito uomini dalle idee diverse come Alfieri, Guerini, Fioroni, Gentiloni, Minniti, Letta, Prodi, Casini, provenienti dal mondo cattolico della Margherita e massimalisti del vecchio Pci come Landini, Orlando, Fratoianni, Boccia, Boldrini, Bettini, il Pd di Elly Schlein sta dimostrando tutta la sua ambiguità. (La Pressa)

La segretaria del Pd sta ricevendo critiche sulle sue posizioni verso il conflitto russo-ucraino e sul piano di riarmo annunciato dall’Europa. Arrivano stroncature. (L'HuffPost)