Tim chiude in rialzo dopo il tonfo iniziale: bene i dati trimestrali e l’intesa con Poste





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Redazione Economia
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Nonostante l’apertura in netto ribasso, con un crollo superiore al 6% che aveva portato il titolo a sfiorare i 0,3333 euro, Tim ha chiuso la seduta con un guadagno di quasi l’1%, attestandosi intorno ai 0,36 euro. Un rimbalzo che, seppur contenuto, conferma il trend positivo del 2025, con un accumulo che sfiora il +45%. A sostenere la ripresa, oltre ai risultati finanziari del primo trimestre, sono state le indicazioni emerse durante la conference call, dove è stato sottolineato il potenziale delle sinergie con Poste Italiane.
Il memorandum d’intesa firmato tra le due società – che prevede una partnership su cui verranno forniti aggiornamenti dopo l’estate – ha contribuito a rassicurare gli investitori, già incoraggiati dai numeri diffusi dall’azienda. I ricavi complessivi hanno toccato i 3,3 miliardi di euro, con una crescita del 2,7% su base annua, trainata sia dal mercato domestico (+1,6%, per un totale di 2,2 miliardi) che dalle operazioni in Brasile, dove le entrate sono salite del 4,9%, raggiungendo il miliardo.
Sul fronte borsistico, il FTSE MIB ha beneficiato del clima positivo, facendo segnare un +0,60% nelle prime ore di contrattazioni, grazie soprattutto al settore bancario. Tim, dopo il tonfo iniziale, ha recuperato terreno, dimostrando una resilienza che trova conferma anche nell’analisi tecnica: il superamento del canale ascendente, avvenuto la scorsa settimana, aveva già lasciato presagire una nuova fase rialzista, nonostante le tensioni legate alla guerra commerciale e ai dazi statunitensi.