Green pass lavoro, Viminale: "Imprese valutino tamponi gratis per portuali"

Adnkronos INTERNO

Nel corso di una riunione di coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio sulle attività in ambito portuale ''è stata condivisa l’esigenza di procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della suddetta certificazione, interessando i rispettivi datori di lavoro tramite le autorità di sistema Portuale (Adsp)'', si legge nella circolare. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

La notizia si apprende dal comunicato diffuso nel pomeriggio dal sindacato Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste che conferma un blocco totale delle attività nello scalo marittimo, considerato tra i più importanti d’Italia e d’Europa. (StrettoWeb)

Secondo molti addetti ai lavori non è solo una questione che ha a che fare con i diritti del lavoro. La forte preoccupazione futura manifestata dall'Autorità Portuale e lo spettro delle dimissioni del presidente Zeno D'Agostino sembra non scalfirli. (TriestePrima)

Al momento il Viminale pensa al settore portuale, preoccupato dal caos che potrebbe generarsi fra qualche giorno. Fa paura la dura presa di posizione dei portuali, in particolar modo quella dei lavoratori triestini, tanto che ora il Viminale comincia a prendere in considerazione l'idea dei tamponi gratuiti, almeno per questa categoria. (ilGiornale.it)

Da qui, la sollecitazione agli operatori della filiera della logistica in ambito portuale affinché valutino “di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti”. (Il Fatto Quotidiano)

Dal sindacato commentano: «Siamo venuti a conoscenza che il governo sta tentando di trovare un accordo, una sorta di accomodamento riguardante i portuali di Trieste, e che si paventano da parte del Presidente Zeno D’Agostino le dimissioni Nelle ultime ore era circolata l’ipotesi di un compromesso, con le aziende operanti nel porto di Trieste che avrebbero pagato di tasca propria i tamponi ai lavoratori fino al 31 dicembre. (Open)

Secondo sindacati e autorità infatti, tra i lavoratori dei porti italiani ci sarebbe circa un 20 per cento di non vaccinati. Un dato pressoché in linea con quello nazionale che però preoccupa per l’importanza. (ilmattino.it)