L’India attacca siti in Pakistan e nel Jammu e Kashmir occupati
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Da parte sua l’esercito pakistano ha dichiarato che sono state prese di mira tre località, due nel Kashmir e una a Bahawalpur, una città nella provincia più popolosa del Paese, il Punjab, al confine con l’India. In serata il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha poi affermato che l’India ha condotto attacchi “vigliacchi” in cinque località del territorio amministrato da Islamabad. In una dichiarazione sui social, Sharif ha avvertito che il suo Paese “ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall’India”. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Su altre testate
“Le forze armate indiane hanno lanciato l’operazione Sindoor, colpendo le infrastrutture terroristiche in Pakistan da dove venivano organizzati e diretti gli attacchi terroristici contro l’India”, ha affermato il governo indiano, sottolineando che non sono state prese di mira strutture militari pachistane. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Nessuna struttura militare pakistana è stata presa di mira”, si legge nel comunicato, dove si sottolinea che “l’India ha dimostrato una notevole moderazione nella scelta degli obiettivi e nel metodo di esecuzione”. (RSI Radiotelevisione svizzera)
I responsabili della sicurezza pakistani hanno affermato che l'India ha lanciato missili oltre confine in tre località. (Il Messaggero)
Roma, 6 mag. – “Il Pakistan viola nuovamente l’accordo di cessate il fuoco sparando con l’artiglieria a Bhimber Gali, nell’area di Poonch-Rajauri”. Lo scrive su X l’esercito indiano dopo che Nuova Delhi ha annunciato di aver condotto un attacco missilistico contro strutture dei miliziani nel Kashmir controllato da Islamabad (lapresse.it)