Zuckerberg a processo: «L'acquisto di Instagram? É dura fare nuove app». Per chiudere la causa ha offerto fino a un miliardo di dollari

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Corriere della Sera ECONOMIA

In una mail, nel 2012, Mark Zuckerberg discuteva con l’allora direttore finanziario di Facebook l’acquisizione di Instagram. Una mossa definita utile per «neutralizzare un potenziale concorrente». Un anno dopo ragionava con un altro dirigente sulla crescita di WhatsApp. Si parla di «notti insonni» per capire come migliorare la propria messaggistica. «Ora o mai più». Due startup, due idee poco più che embrionali che potevano rappresentare una minaccia per gli affari della società che oggi chiamiamo Meta. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Ebbene, gli utenti non possono togliere l’IA dall’applicazione, ma solo silenziarla, ossia dirgli non leggere e non vedere quello che si posta nelle chat. Facciamo un esempio: nei giorni scorsi nell’applicazione Whatsapp è comparso la nuova intelligenza artificiale di Meta, introdotta con il nuovo aggiornamento. (Corriere del Ticino)

A riportarlo è il Wall Street Journal, che cita fonti ben informate. (Torino Cronaca)

Il 14 aprile il fondatore di Facebook — oggi Meta, società che controlla varie altre piattaforme digitali — è apparso in tribunale a Washington, D.C., per difendersi dalle accuse di soffocare la competizione grazie al controllo anche di Instagram e WhatsApp (Il Giornale d'Italia)

Meta e la strategia del «buy or bury»: al via negli Usa il processo antitrust sulle acquisizioni di Instagram e WhatsApp. Operazione per distruggere i concorrenti?

Il processo a Meta è iniziato. “Per più di 100 anni, la politica americana ha insistito sul fatto che le aziende devono competere se vogliono avere successo. (Il Sole 24 ORE)

Secondo la Federal Trade Commission (FTC), l'agenzia governativa che si occupa di tutela dei consumatori, di privacy e di concorrenza, Meta avrebbe acquistato Instagram nell'aprile 2012 per 1 miliardo di dollari e Whatsapp nell'ottobre 2014 per 19 miliardi di dollari allo scopo di eliminare la concorrenza nel mercato dei social media nei confronti del social Facebook, violando, di fatto, le leggi antitrust statunitensi. (Il Giornale d'Italia)

Ed è la strategia che sta dietro alle due principali acquisizioni che hanno portato Facebook - oggi Meta - a dominare in modo incontrastato non solo le nostre comunicazioni digitali ma anche un nuovo mercato che ha permesso di creare business dal valore di migliaia di miliardi. (Corriere della Sera)