Omicidio Marco Vannini, la sentenza della Cassazione: Antonio Ciontoli condannato a 14 anni

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I due fratelli non hanno risposto alle domande dei giornalisti: "Ho scritto a Marina ma per oggi vi chiedo di avere pazienza – spiega Federico – Marco è l'unica vittima".

La Corte d'Assise d'appello ha invece condannato Ciontoli a cinque anni di reclusione per omicidio colposo, con una derubricazione del capo d'imputazione

I giudici della Cassazione hanno rigettato il ricorso dei Ciontoli e confermato la sentenza di secondo grado. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Tornando al discorso dei media vorrei specificare che le sentenze sono state scritte da una serie di giudici straordinari, non dai media. Con questi virgolettati della pg di Cassazione Olga Mignolo si riassume, alla fine, la verità sul caso Vannini (Radio Radio)

La condanna riguarda il caso dell’omicidio di Marco Vannini. Federico Ciontoli è il fratello di Martina e figlio di Antonio Ciontoli ed anche per lui la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la pena a 9 anni di carcere. (Puglia 24 NEWS)

Martina Ciontoli è la figlia di Antonio Ciontoli è fidanzata di Marco Vannini all’epoca dell’omicidio. La ragazza a detta di molti ha vissuto ad un certo punto come se l’evento della morte di Marco Vannini non fosse mai esistita. (Puglia 24 NEWS)

Antonio Ciontoli aveva già un precedente penale, prima del caso Vannini, per una denuncia da parte di due prostitute per non aver saldato una prestazione sessuale. I fatti risalgono alla notte tra il 18 ed il 19 maggio 2015 quando Marco Vannini fu colpito da un proiettile vagante e la famiglia Ciontoli non lo ha immediatamente soccorso, facendogli passare ore di agonia. (Puglia 24 NEWS)

I giudici hanno ritenuto colposo il comportamento di Antonio Ciontoli perché il colpo partì per errore LEGGI ANCHE -> Omicidio Vannini, parlano i genitori di Marco: “I Ciontoli mentono”. Ad influire sulla morte del ragazzo il ritardo nel chiamare i soccorsi, allarmati dopo ben 110 minuti. (VNews24)

L'istanza di Antonio Ciontoli sarebbe stata respinta per questioni di protocollo. Il capofamiglia, Antonio Ciontoli, avrebbe chiesto al direttore di Rebibbia di poter stare in cella con il figlio Federico: «È solo un ragazzo». (leggo.it)