L’Italia ha portato in Africa la ricetta contro l’Hiv (ma l’ha «dimenticata»)

Corriere della Sera SALUTE

Una ricetta che funziona, ma che purtroppo nel nostro Paese non applichiamo più: così andiamo in controtendenza rispetto all’Uganda, e l’Hiv torna pian piano a crescere.

La soluzione giusta è stata «esportata» nel nord dell’Uganda da un’ospedale fondato da italiani e tuttora sostenuto da una Fondazione del nostro Paese, la Fondazione Corti (fondazionecorti.it): informazione alla popolazione, prevenzione, test. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A questa età la principale paura è la gravidanza, e si sottovaluta invece un'infezione che può essere anche letale. Il test gratuito messo in campo da A.Li.Sa per individuare, nella fascia 18-65 anni, il maggior numero possibile di persone sieropositive affronta solo parzialmente il problema. (LaVoceDiGenova.it)

“Con questa l’iniziativa vogliamo continuare a tenere accesi i riflettori su una patologia di cui, purtroppo, si parla sempre meno”, dichiara Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. (NapoliToday)

‘L’Aids è una truffa’ o ‘non esiste’: sono solo alcuni degli slogan che ancora oggi continuano a circolare sul web. Il negazionismo “fa parte della nostra storia e della scienza. (Il Sannio Quotidiano)

Molti soggetti, quindi, ricevono una diagnosi di Aids avendo scoperto da poco tempo la propria sieropositività. In Toscana il sistema di sorveglianza di entrambe le patologie è affidato all'Ars, che dal 2004 gestisce il Registro Regionale Aids (RRA) e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di Hiv (Toscana Media News)

Con 1,7 milioni di contagiati dall’Hiv nel 2018, in calo del 33% rispetto al 2010, e quasi 38 milioni di persone che convivono con il virus, di cui 23 milioni hanno accesso a terapie che azzerano la carica virale, l’Aids oggi fa meno paura. (Corriere della Sera)

(askanews) – In occasione della giornata mondiale contro l’Aids (1 dicembre), Difensore civico della Toscana e Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Sandro Vannini e Camilla Bianchi, scendono in prima linea. (askanews)