Sofri sugli ex terroristi arrestati in Francia: “Li avete presi, ora cosa ne fate?”

La Stampa INTERNO

Chi ha vissuto quegli anni, si interroga sugli arresti dei loro ex compagni di un tempo.

Adriano Sofri, condannato a 22 anni di carcere come mandante dell’omicidio del commissario, è preoccupato per le condizioni di salute del suo ex compagno di cella: «A Giorgio Pietrostefani la Francia ha dato ospitalità e un fegato di ricambio.

L’anno prossimo saranno cinquant’anni dall’omicidio del commissario Calabresi, quaranta dalle azioni delle Brigate Rosse (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Non lo sento da alcuni anni - aggiunge il legale che si è detto pronto, se Pietrostefani lo vorrà, a rappresentarlo nell'eventuale fase di esecuzione pena in Italia Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua; Narciso Manenti, dei Nuclei armati contro il potere territoriale. (AbruzzoLive.tv)

E adesso che ve ne fate?”, chiede Sofri, che continua: “La sporca decina che oggi fa i titoli di testa è il fondo del barile”. La Francia repubblicana è riuscita dove il carcere fallisce metodicamente”, scrive ancora Adriano Sofri (Imola Oggi)

La sua storia, e quella dell'Italia degli anni di piombo, si intreccia inesorabilmente con la storia di Arezzo. Questa mattina Pietrostefani, 78 anni, è stato arrestato a Parigi, insieme a 6 ex brigatisti. (ArezzoNotizie)

Se è stato un Demone, nell’accezione del romanzo di Dostoevskji, lo ha fatto immerso in un cono d’ombra. A Cortona si era anche sposato con la signora Gabriella nel 1991, in una cerimonia laica celebrata dall’allora sindaco Ilio Pasqui. (LA NAZIONE)

In particolare, avevo in mente Giorgio Pietrostefani, ex capo del servizio d'ordine di Lotta continua, inseguito da una conda (La Verità)

Giorgio Pietrostefani, l’ex leader di Lotta Continua fu condannato per l’uccisione del commissario Calabresi sulla base delle accuse di un unico pentito, Leonardo Marino, che partecipò all’omicidio. L’omicidio di Luigi Calabresi. (Il Riformista)