Zelensky: regalare territori alla Russia? Un'illusione di pace

Agenzia askanews INTERNO

(askanews) – “Dietro tutte queste speculazioni geopolitiche di quelli che consigliano all’Ucraina di regalare qualcosa alla Russia, i ‘grandi geopolitici’ sono sempre riluttanti a vedere la gente comune, ucraini ordinari, milioni di persone che davvero vivono nel territorio a cui propongono di dare in cambio l’illusione di pace”.

Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nel suo ultimo discorso.

Zelensky: regalare territori alla Russia?

“Non importa quello che fa la Russia, c’è sempre qualcuno che dice ‘tieni conto dei suoi interessi’ – ha aggiunto – quest’anno a Davos si è sentito di nuovo, nonostante migliaia di missili russi abbiano colpito l’Ucraina, nonostante decine di migliaia di ucraini uccisi”

Un’illusione di pace. (Agenzia askanews)

Su altre fonti

Aiutateci, o ci ridurranno in cenere” Nel consueto videomessaggio pubblicato nella notte sui propri canali social, il presidente ucraino Zelensky ha accusato la Russia di genocidio in Donbass: “Vogliono ridurre le nostre città in cenere. (Fanpage.it)

- ROMA, 27 MAG - "Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. E' il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video. (La Nuova Sardegna)

(IMMAGINI PRESIDENZA UCRAINA TELEGRAM) Come Volnovakha, come Mariupol. (Today.it)

E’ Boris Johnson, uno degli alleati più stretti di Kiev, a confermare che l’avanzata russa nel Donbass prosegue. Per l'Onu le vittime civili dall'inizio della guerra sono già oltre 4 mila. Progressi “lenti ma concreti”. (LaPresse)

Biden pronto a inviare nuove armi. Zelensky accusa Mosca di genocidio. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass potrebbe rendere la regione disabitata”, ha detto Zelensky. (Secolo d'Italia)

Per questo ieri non sono passate inosservate le dure parole del capo della diplomazia ucraina scagliate al Forum di Davos. Ma Zelensky e il suo entourage da qualche giorno stanno manifestando una certa irritazione per come si stanno mettendo le cose in guerra. (Nicola Porro)