Super green pass: cosa cambia dal 1° febbraio (e perché dopo la guarigione non serve il medico)

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I problemi del green pass dopo la guarigione. Cosa è successo?

Non cambia invece il modo in cui si ottiene il super green pass: per avere il certificato è necessario essersi vaccinati oppure essere guariti dal coronavirus.

Dal 15 febbraio, il super green pass diventerà obbligatorio per tutti gli over 50 per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati.

La durata del super green pass, il certificato verde Covid-19 che viene rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, diminuisce dal 1° febbraio, passando dagli attuali nove mesi di validità a sei. (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il green pass da vaccinati. La certificazione verde, fino al 6 gennaio, veniva riattivata dopo la negativizzazione con l’inserimento, nella piattaforma del Ministero della Salute, del certificato di guarigione fatto dal medico di base. (Il Capoluogo)

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Super green pass, da quando scatta e come ottenere la Certificazione verde. A decorrere dal 6 dicembre 2021, inoltre, il Green Pass si sdoppia: viene introdotto il Green Pass rafforzato (super green pass), rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e il Green Pass “base”, rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). (Gazzetta del Sud)

Super green pass, da quando scatta e come ottenere la Certificazione verde. A decorrere dal 6 dicembre 2021, inoltre, il Green Pass si sdoppia: viene introdotto il Green Pass rafforzato (super green pass), rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e il Green Pass “base”, rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). (Gazzetta del Sud)

Il tracciamento è in grave ritardo: c’è chi viene inserito nel sistema sanitario come positivo anche dieci giorni dopo l’esito del tampone. UDINE. Ammalati di Covid e per giunta vittime della burocrazia. (Il Messaggero Veneto)

Controllare documenti d'identità a chi si sottopone a tamponi rapidi. In farmacia bisogna sempre controllare l'identità di chi si sottopone a tampone rapido e verificare la relativa corrispondenza dei dati. (Farmacista33)