Sulla questione Ucraina-Nato "stiamo facendo un buon utilizzo della diplomazia". Putin si confida con l'israeliano Bennett (C. Meier)

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Putin ha illustrato inoltre a Naftali Bennett gli approcci e i principi per la soluzione del conflitto interno all’Ucraina”, riporta il comunicato della Piazza Rossa.

La diplomazia russa attende dunque segnali di apertura da parte di Washington, anche l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoliy Antonov, ha riferito che “Mosca si aspetta risposte scritte in merito a questioni così significative che riguardano la sicurezza in Europa, vogliamo proposte ragionate e non dichiarazioni populiste”, ha concluso Antonov. (Farodiroma)

La notizia riportata su altri giornali

L'Organizzazione del trattato dell'Atlantico del nord (Nato) ha respinto ieri la richiesta avanzata dalla Russia di avere "garanzie legali" relative ad un allargamento dell'alleanza a nuovi membri. La Nato però è aperta al dialogo "sul controllo degli armamenti, le limitazioni ai missili, la politica nucleare, la cyber-security". (AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency)

Secondo l’ANSA:. BRUXELLES, 12 GEN – La Nato ha di fatto respinto la richiesta di Mosca di avere “garanzie legali” per un freno all’allargamento dell’Alleanza a possibili nuovi membri. “Gli Alleati non sono disposti a compromettere sui principi chiave come il diritto dei Paesi a scegliere la propria strada e il diritto dei membri dell’Alleanza alla difesa reciproca”, ha detto Stoltenberg. (Come Don Chisciotte)

Ma l'importante, in questo momento critico per la sicurezza europea, è che ci siamo seduti insieme intorno a un tavolo. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista a Repubblica, ammette che i tre vertici che si sono susseguiti in questa settimana con i delegati di Mosca, non hanno prodotto passi avanti: “Siamo molto distanti. (9 colonne)

Seduti al tavolo, da sinistra: Hans Dietrich Genscher, Mikhail Gorbaciov, Helmut Kohl. Pochi studiosi hanno analizzato la fine della guerra fredda con più accuratezza e rigore di Mary E. Sarotte. (Corriere della Sera)

Non solo: con i suoi atteggiamenti aggressivi, Mosca rischia di spingere Svezia e Finlandia proprio nelle braccia della Nato. Ma tra gli Stati membri si conferma quell’ambiguità di posizioni su Mosca che inevitabilmente mina l’ambizione di “parlare con una voce sola” (ISPI)

"Molto onestamente, abbiamo indicato che un ulteriore deterioramento della situazione porterebbe alle conseguenze più imprevedibili e più disastrose per la sicurezza europea. "Gli interessi razionali nel rafforzare la sicurezza europea richiedono una chiara comprensione del fatto che un'ulteriore espansione dell'alleanza comporta rischi che supererebbero qualsiasi decisione di espandersi ulteriormente" (L'AntiDiplomatico)