Boccassini e l’amore per Falcone, la sorella del giudice ucciso dalla mafia: «Violata privacy, offesa profonda»

Corriere del Mezzogiorno INTERNO

Il commento su «La Sicilia» e la replica. Il limite superato cui fa riferimento Maria Falcone è un intervento sulla vicenda pubblicato suLa Sicilia a firma di Ottavio Cappellani, autore catanese noto per le sue provocazioni.

In nome della libertà di espressione del pensiero non si può calpestare la memoria di chi non c’è più e la sensibilità di chi è rimasto e ogni giorno deve confrontarsi con un dolore che non può passare»

Maria Falcone scrive una lettera a La Sicilia e interviene sul caso sollevato dal libro autobiografico dell’ex magistrato Ilda Boccassini , «La stanza numero 30», nel quale vengono raccontati alcuni particolari inediti sul suo rapporto col giudice ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, per il quale Boccassini afferma di aver nutrito un sentimento d’amore. (Corriere del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre fonti

Perché il modo migliore di conservarlo in noi, se c’è stato, è difenderlo dal voyeurismo e dal consumo dei media, dall’ingordigia degli altri e da ogni - fatale - volgarità. Ma per la memoria di Falcone, dei suoi familiari, di cittadini legati al suo ricordo, innamorati del suo rigore e dalla sua fermezza? (La Sicilia)

Cronache di una vità (Feltrinelli editore), nel quale l’ex magistrato racconta intimi dettagli del suo rapporto con Giovanni Falcone. Per Maria Falcone «del quale non riesco bene neppure a comprendere il senso – forse voleva essere una critica al libro della dottoressa Boccassini, ma anche leggendolo più volte non è chiaro – mi pare si sia superato il limite (Il Dubbio)

La sorella del giudice ricorda poi Falcone e la moglie come "due persone, che hanno fatto della compostezza e della riservatezza regole di vita e che sono state uccise per difendere la democrazia nel nostro Paese, come ridicoli protagonisti di un romanzetto di quart’ordine è vergognoso (MilanoToday.it)

Pubblicità Pubblicità. «Questo immaginare scenette da sit-com di basso livello – osserva Maria – questo descrivere due persone, che hanno fatto della compostezza e della riservatezza regole di vita e che sono state uccise per difendere la democrazia nel nostro Paese, come ridicoli protagonisti di un romanzetto di quart’ordine è vergognoso. (la VOCE del TRENTINO)

Ma questo è un libro, tutt'altro che utile alle future generazioni, di cui avremmo tutti fatto volentieri a meno Un concetto che evidentemente interessa fino ad un certo punto alla dottoressa Boccassini, nel momento in cui nel libro, su alcuni fatti si fa un racconto distorto. (Antimafia Duemila)

Quando, però, si supera il limite e si arriva, forse paradossalmente con fini opposti, a commenti inappropriati che scadono nella ridicolizzazione è, secondo me, impossibile non replicare" Stamattina, invece, ritenendo "superato il limite" dopo aver letto un intervento satirico sulla vicenda, pubblicato dal quotidiano La Sicilia, ha però voluto dire la sua. (Today.it)