Dallo "Scintillone" della Kalsa ai boss della provincia, tutti in giro con il Reddito in tasca

PalermoToday INTERNO

Il Reddito di cittadinanza fa gola trasversalmente a tutti, tra boss, estattori del pizzo e loro parenti appartenenti non solo a diversi clan della città, ma anche a quelli della provincia.

Tommaso Sciacovelli, della cosca di Altarello, avrebbe invece intascato senza averne diritto 4.024,54 euro, poco meno, 4 mila euro, sarebbero finiti sulla carta di Maria Vitale

Sotto inchiesta, ma non colpiti da sequestro, ci sono anche Vincenzo Vallelunga del clan di Carini e Michele Patti della cosca di Resuttana-San Lorenzo. (PalermoToday)

Ne parlano anche altre testate

Il sequestro emesso dalla Procura di Palermo va a colpire 26 soggetti condannati per associazione di tipo mafioso o per reati aggravati dal metodo mafioso I 145 denunciati hanno chiesto e ottenuto dall’Inps il beneficio economico del sussidio, non dichiarando le condanne che avrebbero impedito la riuscita della truffa. (Vesuvius.it)

Come Bartolo Genova, che è stato reggente del mandamento di Resutanna. Domenico Caviglia era uomo del pizzo agli ordini di Salvatore Lo Piccolo, capomafia di San Lorenzo. (Livesicilia.it)

Tali soggetti (a volte in prima persona, più spesso attraverso i propri familiari), hanno chiesto ed ottenuto dall'Inps il beneficio economico del reddito di cittadinanza, omettendo l'esistenza di condanne ostative. (IL GIORNO)

Tali soggetti (a volte in prima persona, più spesso attraverso i propri familiari), hanno chiesto ed ottenuto dall'Inps il beneficio economico del reddito di cittadinanza, omettendo l'esistenza di condanne ostative. (Rai News)

Per ottenere il reddito il reddito di cittadinanza bisogna fare domande domanda all’Inps allegando un’autocertificazione che nei 27 casi sotto esame è stata falsificata. I finanzieri del gruppo metropolitano di Palermo, agli ordini del colonnello Alessandro Coscarelli, hanno spulciato gli elenchi di chi percepisce il reddito di cittadinanza, incrociando i dati con quelli del casellario giudiziario. (Live Sicilia)

Ma questa volta i «furbetti» del reddito di cittadinanza sono boss mafiosi di prima grandezza. Ma l'elenco dei 50 condannati per mafia, che hanno dichiarato con una autocertificazione di essere «indigenti», è davvero lungo (Il Mattino)