Di che cosa hanno paura le Borse?

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Schermi sul palazzo del Nasdaq, su Times Square, con la diretta live dell'intervento di Trump al congresso - Reuters - Adam Gray La settimana dei mercati finanziari si è aperta con un classico lunedì nero: tutti i principali listini del mondo hanno chiuso con cali pesanti. Il peggiore è stato il Nasdaq, l’indice tecnologico statunitense, che è sceso del 4% bruciando mille miliardi di dollari di capitalizzazione, spinto in particolare dal crollo di Tesla, che ha perso il 15% in un giorno solo. (Avvenire)
La notizia riportata su altri media
Il Morningstar US Market Index è sceso del 3,57% nelle contrattazioni di metà pomeriggio, prima di ridurre le perdite e chiudere in calo del 2,78%. Punti-chiave (Morningstar)
«Borse affondate dai dazi», titolavamo nella Prima Ora del 5 marzo. Tesla ha ceduto il 7,95% dopo essere scesa anche a -15,43% e ha trascinato al ribasso le altre big, con Apple, Meta, Alphabet, Nvidia e Amazon che hanno perso oltre il 5%, mentre Microsoft ha limitato le perdite al 3,5%. (Corriere della Sera)

Wall Street sente l’odore del sangue e scatena le vendite in Borsa. È l’ennesimo risultato da “profondo rosso” innescatosi dalla seconda metà di febbraio, in cui Trump recita la parte del minaccioso sottomarino. (Inside Over)
Se il rientro alla routine è già difficile per molti, per Wall Street sta diventando un incubo. Chi ama il lunedì? Per i mercati, sembra essere diventato il giorno più temuto della settimana. (eToro)