Al Nord si lavora 27 giorni in più all’anno rispetto al Sud (e si è pagati il 35% in più)

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Lecco la provincia più operosa, Vibo Valentia fanalino di coda. Economia sommersa e precarietà pesano al Sud: i dati diffusi dalla CGIA di Mestre. In Italia di lavora, ma non dappertutto allo stesso modo. Il mercato del lavoro nel Belpaese continua infatti a mostrare profonde differenze tra Nord e Sud. Nel 2023, i lavoratori del Nord hanno lavorato in media 255 giorni all’anno, 27 giorni in più rispetto ai 228 del Sud, con un divario retributivo del 35% (104 euro lordi giornalieri al Nord contro 77 al Sud). (POP - Il Giornale Popolare)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nella sua prima intervista da CEO, rilasciata al Corriere della Sera, Eberhart traccia un bilancio delle prime settimane di co-gestione e disegna gli scenari futuri. «C’è un bel po’ di lavoro da fare, ma i fondamentali della compagnia sono buoni e con lo sforzo di tutti si possono fare utili». (Juorno)
Nel Mezzogiorno l’alta incidenza del lavoro nero e la diffusione di contratti stagionali e part time non scelti abbassano drasticamente il numero di giorni ufficiali lavorati. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2023 gli occupati al Nord Italia hanno lavorato in media 255 giorni, contro i 228 del Sud. (Calabria 7)
Il nord lavora più del sud, dove peraltro le retribuzioni sono di gran lunga più basse. Nelle regioni settentrionali la paga media giornaliera nel 2023 era di 104 euro lordi, nel mezzogiorno si è fermata a 77 euro: una differenza del 35%. (Il giornale del Molise)

L’Italia continua a presentare profonde differenze tra Nord e Sud quando si parla di lavoro e retribuzioni. Secondo un rapporto dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2023 i lavoratori del Nord hanno timbrato il cartellino in media 255 giorni all’anno, mentre quelli del Sud si sono fermati a 228 giorni, con una differenza di 27 giorni a favore delle regioni settentrionali. (Corriere dell'Economia)
Ma come si spiega questa differenza? Secondo l'Ufficio studi della Cgia di Mestre all'origine di questi dati vi sono almeno due ragioni strettamente correlate. In altre parole, i lavoratori del Nord Italia timbrano il cartellino 27 giorni in più all'anno rispetto ai colleghi del Sud, ma non certo perché siano instancabili "eroi". (Il Giornale di Vicenza)
Dai dati emerge che Trento e Bolzano si collocano in una posizione intermedia nella classifica nazionale. (l'Adige)