Per EMA sì ad AstraZeneca senza veti. Ecco cosa causerebbe la trombosi
Da Quotidiano sanità
La decisione dell’EMA e i sintomi da tenere sotto controllo. L’Ema è giunta alla conclusione che dato il numero degli eventi verificatosi, possono essere considerati effetti collaterali rari, che confermano come i benefici siano superiori agi effetti avversi.
La combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse appare essere una risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina (trombocitopenia indotta da eparina, HIT). (InfermieristicaMente)
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Ema, dunque, assicura che continuerà a monitorare la situazione e a studiare approfonditamente tutti i dati che arriveranno dai diversi paesi durante la campagna in corso. Ema, al momento, non ritiene di dover dare indicazioni sull’utilizzo: ogni decisione spetterà ai singoli stati. (varesenews.it)
È questo, secondo fonti qualificate citate dall’Ansa, l’orientamento che sarebbe emerso nel corso della riunione straordinaria dei ministri della Salute Ue che si è svolta dopo il nuovo pronunciamento dell’Ema sul siero. (Il Fatto Quotidiano)
La maggior parte dei casi si è verificata in donne sotto i 60 anni di età, soprattutto nelle prime due settimane dalla somministrazione della prima dose. “Il rapporto rischi benefici del vaccino Astrazeneca – Vaxzevria è positivo per tutte le categorie della popolazione. (IVG.it)
La professoressa ha spiegato che oltre 20 millioni di persone hanno ricevuto le dosi AstraZeneca che si sono rivelate efficaci e che, secondo le stime, “hanno già salvato almeno seimila persone dalla morte”. (EuropaToday)
Nello stesso giorno in cui l’Oms ha appurato che un nesso causale fra il vaccino di AstraZeneca e i casi rari di trombi sanguigni associati a livelli bassi di piastrine è “considerato plausibile ma non è confermato”. (LaPresse)
Aggiornamento ore 21 Germania e Spagna hanno deciso uso sopra i 60 anni e la Francia sopra i 55 anni di età .La posizione di fatto decisa dal ministro Speranza dopo un confronto è stato quello di raccomandare uso preferenziale nei soggetti oltre 60 anni di età. (Il Giornale di Vicenza)