Sull'inflazione il rischio è nelle aspettative | T. Monacelli

Lavoce.info ECONOMIA

Oggi quelle aspettative sono state riviste, indicando un possibile rialzo già prima della data indicata.

La crescita dell’inflazione è determinata da due fattori: la pressione sui costi delle imprese e le aspettative sul futuro.

Il ruolo delle banche centrali. Le aspettative di inflazione dipendono in modo cruciale dal comportamento atteso futuro da parte delle banche centrali.

La figura 1 descrive l’andamento delle aspettative di inflazione a cinque anni, in costante crescita da marzo 2020

Il rischio più grande è che l’incertezza si rifletta in un circolo vizioso di maggiori aspettative di inflazione che alimentano quella corrente, la quale a sua volta alimenta maggiori aspettative. (Lavoce.info)

Se ne è parlato anche su altri media

Tassi, la mossa della Fed rafforza il dollaro e fa salire i rendimenti di Ettore Livini. (reuters). La possibile futura stretta monetaria in parte già scontata dagli investitori. (la Repubblica)

Non più 2024, dunque, per la crescita dell’economia che sta battendo ogni aspettativa, sfiorando il 7% contro le iniziali previsioni del 6,5%. E questo sviluppo è destinato ad innescare dinamiche che produrranno effetti su scala planetaria e toccheranno direttamente l’Europa e l’Italia. (InsideOver)

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Tuttavia, la mossa “hawkish” inaspettata della Fed ha spinto gli investitori mainstream verso strumenti in apparenza meno rischiosi di Bitcoin o dell’oro che promettono un rendimento decente Giovedì, la banca centrale statunitense ha ricevuto 756 miliardi di dollari attraverso il suo programma di riacquisto passivo da quasi 70 operatori del mercato. (Cointelegraph Italia)

Secondo, 755,8 miliardi di dollari non sono usciti dal sistema bancario per tramutarsi in prestiti ma sono finiti vincolati overnight alla Fed. E non ci sarebbe da stupirsi se, a brevissimo, i primi zampilli di lava cominciassero a fare la loro comparsa. (Money.it)

Soltanto nella sessione di mercoledì l’euro è capitolato fino a -1,1%, riportando il calo giornaliero più forte dall’aprile del 2020. Tanto che gli analisti di Goldman Sachs e di Deutsche Bank hanno prontamente abbandonato le loro view bullish sulla moneta unica. (Finanzaonline.com)