Le mire di Trump
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Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente dichiarato il suo interesse per l'annessione della Groenlandia, suscitando reazioni contrastanti a livello internazionale. Non solo la Groenlandia, ma anche il Canada e Panama sono stati menzionati come possibili obiettivi delle sue ambizioni territoriali. Tuttavia, l'Unione Europea ha prontamente ribadito che i confini non si toccano, sottolineando l'importanza del rispetto della sovranità nazionale.
Durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, Trump ha espresso preoccupazione per l'attivismo cinese in queste regioni, interpretando le sue dichiarazioni come un messaggio rivolto ad altri grandi player globali piuttosto che come rivendicazioni ostili nei confronti dei Paesi interessati. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, attualmente costretta a letto da una polmonite, ha diramato l'ordine di stemperare i toni, evitando escalation diplomatiche.
Nel frattempo, il monarca danese, Federico di Danimarca, ha deciso di cambiare lo stemma della casa reale per la prima volta dal 1972, includendo la Groenlandia nel nuovo emblema. Questo gesto simbolico è stato interpretato come una risposta alle ambizioni di Trump, rivendicando la sovranità danese su questo territorio. La casa reale ha spiegato che il re desidera creare uno stemma contemporaneo che rispecchi il regno e tenga conto della storia e della tradizione araldica.
Giorgia Meloni, leader politica italiana, ha commentato le dichiarazioni di Trump, escludendo che gli Stati Uniti possano annettere con la forza nuovi territori nei prossimi anni.