Covid, un anno dopo: com’è cambiato il mondo (e quali ipotesi sono diventate realtà)

Corriere della Sera INTERNO

Il 20 febbraio 2021 segna un anno dalla comparsa del Covid-19 in Italia, con il caso del “Paziente 1” di Codogno.

Un anno dopo: cosa è cambiato?

È passato più di un anno dall’inizio dell’emergenza Coronavirus nel mondo: era il 31 dicembre 2019 quando le principali agenzie del mondo pubblicavano questi lanci: «Le autorità cinesi hanno avviato un’indagine sulla diffusione di una polmonite virale nella Cina centrale». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Ma non è nostro compito stabilire se dietro questo pullulare di offerte ci siano i vaccini o le truffe “E’ un’iniziativa lodevole – spiega Zaia – e ci permette di far chiarezza. (L'agone)

In Veneto si cominciano a vaccinare gli ultraottantenni partendo dai più giovani, per risalire indietro nel tempo fino alle coorti successive. In Emilia Romagna è avvenuto addirittura il contrario, visto che dal 15 febbraio hanno cominciato a prenotarsi i più anziani tra gli anziani, nati prima del 1936 (Il Fatto Quotidiano)

Stabile invece il numero dei pazienti in terapia intensiva, 133 in totale. Emilia Romagna arancione da domenica 21 febbraio: liberi tutti nell'ultimo giorno giallo. I pazienti Covid positivi nei reparti sono 872, di cui 772 in area non critica (-18) e 100 nel reparto di terapia intensiva (+2). (il Resto del Carlino)

Sempre Segato torna alla carica per ottenere sia dal nuovo Governo e sia dalla Regione Veneto l’autorizzazione per poter tenere aperti i locali anche alla sera, fino alle 22. Di conseguenza sarebbe più che giusto vaccinarli subito con una campagna sanitaria ad hoc in grado di immunizzarli già entro la prossima primavera». (il mattino di Padova)

I contagi attuali nel vicentino salgono a 5297, 59 in più rispetto a ieri, mentre i nuovi positivi registrati nelle ultime ore sono 119 Nel dettaglio sono 688 i nuovi casi di contagio trovati nelle ultime ore che portano il totale degli attualmente positivi a 21787, 317 in più di ieri. (VicenzaToday)

Fedriga ha sottolineato l'importanza, condivisa da tutti i presidenti di Regione, di un cambio di passo per la campagna vaccinale Ossia: se, al di là dei contratti europei, sul mercato ci sono davvero vaccini anti-Covid, qualcun altro potrebbe comprarli. (Il Gazzettino)