Attestati falsi per Oss: 107 perquisizioni in tutta Italia. Nei guai una persona della provincia di Salerno
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Nella mattinata odierna, i Carabinieri del NAS di Bologna, con il supporto di militari specializzati nella tutela della salute e dell’Organizzazione Territoriale dell’Arma, hanno eseguito 107 decreti di perquisizione personale e locale in 27 province italiane, isole comprese. Le operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, rientrano in un procedimento penale nei confronti di altrettante persone indagate per il reato di falsità commessa da privati in atto pubblico. (Italia2news)
La notizia riportata su altri giornali
Quelli che erano reali, in tutta questa storia, solo i certificati e gli enti di formazione che, però, non sono mai stati direttamente interessati nella preparazione del personale coinvolto nella compravendita di certificati. (Il Mattino)
Il documento, stando a quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, sarebbe stato ottenuto pagando 800 euro a un soggetto residente in provincia di Salerno e senza frequentare il corso di formazione necessario per conseguirlo. (Il Resto del Carlino)
Una vasta operazione contro il fenomeno dei falsi attestati professionali è stata condotta questa mattina dai Carabinieri del NAS di Bologna, con il supporto di militari dell'Arma specializzati nella tutela della salute e dell'organizzazione territoriale. (Il Vescovado)
In quella circostanza, un’operatrice socio sanitaria è stata trovata in possesso di un attestato di qualifica ritenuto falso, che avrebbe ottenuto senza frequentare alcun corso di formazione, pagando 800 euro a un soggetto residente in provincia di Salerno (estense.com)
Le indagini, scattate dopo diverse segnalazioni di irregolarità, hanno portato a perquisizioni in 27 province, da Nord a Sud, rivelando l’esistenza di un sistema fraudolento che garantiva titoli falsi in cambio di denaro. (statoquotidiano.it)
Come riportato in una nota della stessa Procura, infatti, le indagini – iniziate a marzo – hanno tratto origine “da un controllo eseguito dal Nucleo felsineo in una casa di riposo in provincia di Ferrara, nel corso del quale un'operatrice socio sanitaria è stata trovata in possesso di un certificato di qualifica professionale ritenuto falso, ottenuto previo pagamento di 800 euro in favore di un soggetto residente in provincia di Salerno". (FerraraToday)