Reso pubblico il contenuto del primo documento Fbi sulla “pista saudita” nella strage delle Torri gemelle. Nascosto per 20 anni – Friulisera

Friuli Sera ESTERI

Su ordine del presidente degli Stati Uniti Joe Biden l'Fbi ha declassificato, rendendolo pubblico, il primo documento sulle indagini sulla "pista saudita".

Il documento descrive i contatti che i terroristi hanno avuto con diplomatici sauditi negli Stati Uniti anche se non offre prove definitive di un coinvolgimento del governo dell'Arabia Saudita.

Il rapporto di 16 pagine, pubblicato nel 20° anniversario degli attacchi, è il primo documento investigativo ad essere divulgato da quando il presidente Joe Biden ha ordinato una revisione e declassificazione di materiali che per anni sono rimasti segreti. (Friuli Sera)

Ne parlano anche altre testate

E l’uccisione di Osama bin Laden, uno degli obiettivi dichiarati della guerra, è avvenuta ad Abbottabad, in Pakistan. (Notizie Geopolitiche)

Il Federal Bureau of Investigation dietro ordine del Presidente americano Joe Biden ha rilasciato sabato il primo di diversi documenti relativi all'indagine sull'11 settembre in cui vi è il forte sospetto che il governo saudita abbia sostenuto i dirottatori. (Antimafia Duemila)

Da allora però un certo numero di membri della Commissione avevano fatto presente che non era stata condotta un’inchiesta esaustiva su un possibile coinvolgimento del governo di Riad Il documento riferisce di un suo intenso coinvolgimento nel garantire “assistenza sui viaggi, logistica e finanziaria” a vantaggio dei due dirottatori. (VoceControCorrente.it)

I documenti vengono rilasciati in un momento politicamente delicato per gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, due nazioni che hanno forgiato un’alleanza strategica, anche se difficile, in particolare su questioni di antiterrorismo Biden era stato sollecitato dalle famiglie deli morti che hanno a lungo cercato i documenti per portare avanti una causa a New York, sostenendo che alti funzionari sauditi furono complici. (Roccarainola.net)

Il dossier pubblicato si basa sull'interrogatorio del 2015 condotto dagli agenti dell'Fbi su un uomo - identificato solo come PII - che aveva lavorato nel consolato saudita di Los Angeles e che aveva ospitato in casa due dirottatori dell'11 settembre. (laRegione)

“La gamma di contatti in momenti critici tra questi funzionari del governo saudita, al-Qaeda e i dirottatori è sbalorditiva”. Ma le accuse di complicità del governo saudita sono state a lungo oggetto di controversie a Washington (Agenpress)