Ursula lasciata senza sedia è lo schiaffo di Erdogan all’Europa

Il Riformista INTERNO

Ma l’Unione Europea non afferma il proprio ruolo se lascia che le proprie istituzioni vengano trattate in questo modo

Si tratta in effetti di uno sgarbo diplomatico e politico, che segue un po’ un trend diventato di moda.

C’è chi sullo sgarbo alla Presidente Ursula Von der Leyen suggerisce che avrebbe dovuto lasciare l’incontro e uscire dalla stanza.

Il Presidente turco Erdogan ha ricevuto i rappresentanti dell’Europa ed ha deciso di non dare una sedia a Ursula Van der Leyen. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altre testate

«La presidente von der Leyen lasciata senza sedia da Erdogan se ne sarebbe dovuta andare, vendicando così anche le donne turche, i cui diritti sono oggi sotto attacco «Ehm», è stata la reazione muta ma indignata di von der Leyen che con un cenno ha voluto chiedere spiegazioni e ricevere indicazioni su dove accomodarsi. (Gazzetta del Sud)

In segno di protesta, l’ex-ministra della Salute, ha lasciato una sedia vuota al centro dell’Aula della Camera, che è stata subito dopo rimossa da un assistente parlamentare. (Open)

Erdogan in un colpo solo è riuscito a dividere le istituzioni europee e a umiliare le donne. La linea rossa dei diritti umani e dei diritti delle donne appare ormai sbiadita, più vecchio ritornello che minaccia concreta (L'Espresso)

L’immagine di Michel che si mette a sedere di fronte a von der Leyen che dice “ehm…” mostrando imbarazzo, perplessità e disappunto non sarà dimenticato facilmente. (Open)

Ma quell’immagine rivela molto di più. Quell’immagine però io la vedo così: Ursula Von Der Leyen che guardava dall’alto della sua forza, della sua intelligenza ed eleganza, due signori sullo sfondo della scena aggrappati a due comode, importanti poltrone (L'HuffPost)

“La visita ad Ankara avrebbe dovuto rappresentare un messaggio di fermezza e unità dell’approccio dell’Europa alla Turchia Le unità” responsabili del protocollo di Turchia e Ue “si sono incontrate prima della visita e le loro richieste sono state soddisfatte”, ha detto il capo della diplomazia di Ankara. (L'HuffPost)