Mestre, treno deraglia e finisce sulla massicciata della stazione
La bassa velocità a cui stava procedendo il convoglio ha fatto sì che non ci fossero gravi conseguenze per i passeggeri o per i macchinisti.
Il locomotore è uscito dai binari questa mattina intorno alle 7 e 30 andando a fermarsi sulla massicciata.
I tecnici sono al lavoro per individuare le cause dell'incidente e riposizionare il treno sulla "strada ferrata".
Stando alle prime informazioni lo svio ha riguardato un locomotore utilizzato per i treni regionali che si trovava in un fascio di binari esterno alla circolazione ferroviaria ordinaria. (Fanpage.it)
Su altri media
“Un difetto interno all’attuatore”, ovvero un problema a una componente dello scambio. La Procura ha conferito l'incarico ai periti per verificare le cause del deragliamento del treno. (Sky Tg24 )
Il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie Marco D’Onofrio in commissione Lavori pubblici del Senato sulla causa del disastro. (Tuscia Web)
Il treno per viaggiare alla massima velocità deve avere l'autorizzazione di tutti gli enti. «Il treno viaggiava alla velocità massima di 300 kmh - ha continuato - ma il deviatoio era in posizione rovescia e in quel punto doveva andare a 60 kmh. (Il Giornale di Vicenza)
Lo scambio numero 5 attraversando il quale il treno Frecciarossa 1000 è deragliato era nuovo di fabbrica. Allerteremo tutte le National Safety Authority dell'Ue, in modo che in tutto il territorio dell'Unione si avrà notizia del difetto». (Il Sole 24 ORE)
C’era un difetto all’interno del pezzo che è stato sostituito e che sarebbe stato la causa del deragliamento del treno Frecciarossa a Lodi. Secondo D’Onofrio si tratta di “una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato, ma non giustifica completamente tutto. (L'HuffPost)
Era stato montato sui binari dell’Alta velocità proprio la notte prima dell’incidente che è costato la vita a due macchinisti”. Ci sarebbe un difetto interno allo scambio, tra le cause del deragliamento del treno Frecciarossa di giovedì 6 febbraio nel quale hanno perso la vita i due macchinisti e 31 persone sono rimaste ferite. (Libertà)
