Il legale di Abedini rilancia: “Vada ai domiciliari con il braccialetto”

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La Repubblica INTERNO

Milano — Braccialetto elettronico e appartamento privato, non più collegato al consolato. Resta tutta sul piano processuale, a Milano, la battaglia di Mohammad Abedini Najafabadi, per ottenere i domiciliari e poi la definitiva libertà. Ieri il legale dell’ “uomo dei droni” iraniano ha depositato alla V sezione della Corte d’appello, che mercoledì prossimo dovrà valutare la sua richiesta di domi… (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

"Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala, è rimasto soddisfatto da questo punto vista, preoccupato della sua situazione, ma sollevato di non essere più collegato direttamente alle sue condizioni. Mi ha fatto capire che per queste sofferenze di Cecilia non potrà più essere ritenuto responsabile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala e ha detto di essere «sollevato» per le sorti della giornalista, anche perché per le sue sofferenze non potrà più essere «ritenuto responsabile», ma dice anche di essere provato e «distrutto dal punto di vista umano ed emotivo», tanto da aver deciso di spegnere la tv in cella, perché «sempre accostato ad azioni di guerra» e ritenuto coinvolto nella vicenda «di quei poveri ragazzi americani che sono stati uccisi». (ilmessaggero.it)

Di Anna Giorgi MILANO Mohammad Abedini Najafabani il 38enne ingegnere iraniano arrestato il 16 dicembre scorso a Malpensa, accusato dagli Stati Uniti di aver supportato i Pasdaran di Teheran nell’acquisizione di componenti tecnologiche montate sui droni in uso al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione, “l’altra parte“ dello scambio nella complessa vicenda internazionale che due giorni fa ha visto la liberazione della reporter Cecilia Sala, al momento, resta rinchiuso nel carcere di Opera. (IL GIORNO)

Abedini, il legale: "E' sollevato per liberazione Cecilia Sala"

"Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala, è rimasto soddisfatto da questo punto vista, preoccupato della sua situazione, ma sollevato di non essere più collegato direttamente alle sue condizioni". Così l'avvocato Alfredo De Francesco, uscendo dal carcere di Opera dopo un colloquio con il suo assistito bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti (Sky Tg24 )

“Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala, è rimasto soddisfatto da questo punto vista, preoccupato della sua situazione, ma sollevato di non essere più collegato direttamente alle sue condizioni”. A dirlo è Alfredo De Francesco, il legale di Mohammed Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano arrestato il 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, al termine di un colloquio nel carcere milanese di Opera. (Adnkronos)