Biella e il Piemonte restano in "Zona Gialla". L'annuncio del presidente Cirio

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Sono segnali importanti e non smetterò di ripeterlo: non dobbiamo abbassare il livello di attenzione e continuare a essere prudenti.

Apprezziamo l’impegno espresso in Senato dal premier Draghi per anticipare i tempi della validazione del Report e ora aspettiamo che questo impegno diventi realtà".

Questa la dichiarazione apparsa sulla pagina social del presidente Alberto Cirio

La pressione ospedaliera continua a scendere, con l’occupazione delle terapie intensive al 22% e quella dei posti ordinari al 33%. (newsbiella.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Anche l’Rt, seppur cresciuto leggermente rispetto alla scorsa settimana, resta sotto la soglia di allerta (quello puntuale si attesta a 0.96 e quello medio a 0.98). Apprezziamo l’impegno espresso in Senato dal premier Draghi per anticipare i tempi della validazione del Report e ora aspettiamo che questo impegno diventi realtà» (QC QuotidianoCanavese)

Ufficiale: il Piemonte resta in zona gialla. Lo ha annunciato poco fa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con un post su Facebook. (Prima Biella)

Oltre al presidente della Regione, coinvolti anche Appendino, Fassino e Chiamparino Abbiamo dato mandato alla direzione Ambiente e all'Arpa di predisporre la documentazione che provi come la Regione si sia sempre mossa seguendo le regole e gli accordi del bacino padano e il Governo. (Video - La Stampa)

Tuttavia un comune nell’estremo nord della regione, Re, in valle Vigezzo al confine con la Svizzera, diventa zona rossa, almeno fino al 26 febbraio. “Questo è un momento fondamentale – ha detto – per il mondo della scuola, per i nostri ragazzi e per il Piemonte (Orizzonte Scuola)

La pressione ospedaliera continua a scendere, con l’occupazione delle terapie intensive al 22% e quella dei posti ordinari al 33%. Apprezziamo l’impegno espresso in Senato dal premier Draghi per anticipare i tempi della validazione del Report e ora aspettiamo che questo impegno diventi realtà” (LaGuida.it)

La pressione ospedaliera continua a scendere, con l’occupazione delle terapie intensive al 22%, e quella dei posti ordinari al 33%. La causa non è comunque un aumento dei contagi a scuola, quanto gli assembramenti fuori dalle scuole e nell’uso del trasporto pubblico (QuiFinanza)