Da Berlino doccia gelata su Urso. “Nessuna intenzione di rivedere le scadenze sul passaggio alle auto elettriche”
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Adolfo Urso ci aveva creduto. La corazzata Germania al suo fianco nell’italica battaglia per rallentare il percorso di riduzione delle emissioni nocive delle automobili. Dopo l’entusiasmo di alcuni giorni, mercoledì la doccia tiepidina. Nel giorno in cui Urso presentava il suo piano a Bruxelles, il ministro dell’Economia tedesco Habeck spiegava che si, alcune cose vanno sistemate ma la scadenza del 2035 per la fine della produzione di auto a benzina e diesel non è in discussione. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Il ministro Urso: “Auto, target 2035 raggiungibile solo con fondo UE, neutralità tecnologica e strategia per autonomia europea” Nel suo intervento, il ministro ha presentato ai colleghi europei le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale europea, in linea con le indicazioni del report Draghi, che sarà formulata in un ‘non-paper’ con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta italiana. (Energia Oltre)
La sicurezza quantistica sta diventando sempre più centrale per la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali. Secondo il report di Forrester per il 2025, ci sono tre principali settori in cui gli investitori dovrebbero concentrare la loro attenzione: quantum security, intelligenza artificiale (IA) e sostenibilità digitale. (Proiezioni di Borsa)
Se non interveniamo subito, tra qualche mese troveremo qua fuori gli operai dell'industria europea, così come abbiamo trovato qualche mese fa gli agricoltori europei". Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento al Consiglio Competitività. (Italia Oggi)
Urso a Bruxelles tesse le alleanze contro il divieto di vendita auto diesel e benzina La Germania appoggia la richiesta del governo italiano di riaprire subito la discussione in UE sui limiti emissivi delle auto. (Rinnovabili)
Lo ha detto chiaramente il sottosegretario all'Economia tedesco, Sven Giegold, al suo arrivo al Consiglio Ue Competitività a Bruxelles. (EuropaToday)
E questo, ha continuato, "affinché si possa decidere prima, in un tempo congruo, e noi proporremo il primo semestre del 2025, su quello che è necessario fare, insieme, per raggiungere i target che ci siami prefissi. (Tiscali Notizie)