La tecnica di Giorgia Meloni con gli altri leader e quella frase del Papa: «Lei è popolana»
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Populista o popolare? No. Secondo papa Francesco «Meloni è popolana». E quel tratto di «genuinità e schiettezza» che piace al Pontefice - sempre generoso di complimenti verso «Giorgia» - è lo strumento con cui la premier ha impostato le sue relazioni internazionali. È un atteggiamento di cui si è servita anche nelle scorse settimane, durante la trattativa per la liberazione di Cecilia Sala, quando ha dovuto rivolgersi al vecchio e al nuovo presidente degli Stati Uniti (Corriere Roma)
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Semmai è del tutto scontato - nel fatto che la liberazione di Cecilia Sala, in cui ha agito da protagonista sul piano interno e internazionale, abbia fatto crescere l’immagine, già buona, di Meloni, la sua popolarità e il tasso di fiducia che l’opinione pubblica, non solo quella che si riconosce nel suo partito, riponevano in lei. (La Stampa)
Chiunque voglia vedere le cose con un minimo di oggettività capisce che non è nel suo interesse abbandonare la sua presenza dinamica sulla scena internazionale e questa funziona appieno anche perché rimane nel contesto dell’Unione Europea. (ilmattino.it)
La Meloni di oggi è una premier che si sente più forte, più consapevole del proprio ruolo, più sicura del fatto di vivere un momento quasi irripetibile, suggellato dalla liberazione di Cecilia Sala, successo al di là di tutte le ricostruzioni sicuramente ascrivibile al suo governo. (ilgazzettino.it)
Su Linkiesta Mario Lavia scrive: «Sicché Giorgia emerge come una grande leader laddove basta un po’ di politicismo e parlare fluently, meglio ancora se nella cornice finta di Borgo Egnazia per fare un figurone. (Tempi.it)
A quasi due anni e mezzo dal suo insediamento a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni sta probabilmente vivendo il suo migliore momento da presidente del Consiglio. A maggior ragione dopo il felice esito della vicenda Sala, che segue altri successi internazionali come l'ottenimento di una vicepresidenza esecutiva nella commissione europea e il canale privilegiato di comunicazione creato col prossimo presidente Usa Donald Trump. (Il Dubbio)
Francesco Damato 11 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)