Papa Leone XIV a Castel Gandolfo, riapre la residenza estiva dei pontefici





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Redazione Interno
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Roma, 6 luglio – Nonostante il caldo afoso, i fedeli accorsi a Castel Gandolfo hanno atteso con pazienza l’arrivo di Papa Leone XIV, che trascorrerà due settimane di riposo a Villa Barberini, ripristinando una tradizione interrotta dal predecessore. Francesco, infatti, aveva deciso di trasformare il Palazzo Apostolico in polo museale nel 2016, rinunciando a quella che per secoli era stata la residenza estiva dei papi.
Appena sceso dall’auto che lo conduceva da Roma, il pontefice – accompagnato dal segretario don Edgar e da padre Leonardo Sapienza – ha percorso a piedi un breve tratto per stringere le mani ai presenti, molti dei quali avevano aspettato ore dietro le transenne. Dopo i saluti, Leone XIV si è affacciato dalla terrazza della villa, dove ha benedetto la folla, prima di entrare nella residenza. Ad accoglierlo, oltre al personale di servizio, c’erano il vescovo di Albano, monsignor Vincenzo Viva, e il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, con i quali ha scambiato qualche parola.
Quella di oggi non è solo una semplice partenza per le vacanze, ma un gesto carico di significato. Con questo soggiorno, il Papa ha voluto riallacciarsi a una consuetudine che risale al XVII secolo, quando Urbano VIII per primo scelse Castel Gandolfo come luogo di villeggiatura. Un ritorno alle origini, insomma, che segna una netta discontinuità rispetto agli ultimi anni, durante i quali la residenza era diventata meta di turisti più che di pontefici.