Il dialogo interreligioso si fa a scuola - Città Nuova

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Continua la polemica sulla visita al centro culturale islamico Emanet da parte della scuola dell'infanzia parrocchiale "Santa Maria delle Vittorie" di Ponte della Priula. Polemica montata, però, a dispetto delle motivazioni portate dai diretti interessati Bambini a scuola. Foto Pixabay Diciamocelo: che una scuola dell’infanzia parrocchiale, e quindi cattolica, che si chiama pure “Santa Maria delle Vittorie”, faccia visita con i bambini ad un centro culturale islamico, potrebbe sembrare strano. (Città Nuova)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Crescono le violenze degli stranieri ma i bimbi vanno a lezione dall’Imam” (La Verità, 5 maggio). “A lezione di Corano” (Libero, 5 maggio). (Il Fatto Quotidiano)
Come spesso accade tra bambini, anche il resto della classe si è unito per gioco, in un momento vissuto con leggerezza e spirito di aggregazione, privo di connotazioni religiose e spirituali». Alcuni alunni, di fede islamica, riconoscendo quei movimenti, li hanno spontaneamente imitati. (Corriere del Veneto)
Penso che la conoscenza reciproca, in particolare quella approfondita delle culture diverse, eviti incomprensioni e di conseguenza conflitti inutili, odi e rancori. Ogni dialogo, però, e questo ritengo sia fondamentale ribadirlo, deve essere costruito sulla reciprocità». (Corriere del Veneto)

E nessuno si deve permettere di metterci becco». Un’esperienza didattica, concordata con i genitori, autorizzata, vissuta dai bambini con naturalezza e curiosità. (Corriere del Veneto)
Sceglie di lasciarsi alle spalle le letture scolastiche formative che inquadrano la gita della scuola materna di Ponte della Priula in un percorso didattico e chiarisce: «Stiamo parlando di scuola materna, ai bambini mancano anche le competenze per comprendere quello che vedono». (Corriere del Veneto)
Negli anni in cui Lega e altri attaccavano chi chiedeva porti aperti e accoglienza al grido di “prendete i migranti a casa vostra”, lui, insieme alla moglie e ai quattro f… Professore di storia e filosofia, Antonio Silvio Calò nel trevigiano dove ancora c’è chi si indigna per una gita scolastica dei bimbi in moschea, a modo suo ha fatto la storia. (la Repubblica)