Terremoto di magnitudo 3.4 nello Stretto di Messina, avvertito a Reggio Calabria

Terremoto di magnitudo 3.4 nello Stretto di Messina, avvertito a Reggio Calabria
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INTERNO

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 ha interessato la zona dello Stretto di Messina alle 21.23 di questa sera, registrata dalla Sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) di Roma. L’epicentro, situato in mare a circa 14 chilometri di profondità, è stato localizzato davanti a Pellaro, quartiere meridionale di Reggio Calabria, una delle aree più sensibili dal punto di vista sismico del Paese. La scossa, sebbene di intensità moderata, è stata avvertita non solo nel capoluogo calabrese ma anche in diversi comuni della provincia, riportando alla memoria eventi più drammatici che hanno segnato la storia di questa zona.

Nonostante il terremoto abbia provocato un momentaneo allarme tra la popolazione, al momento non si segnalano danni a persone o cose, né sono state attivate procedure di emergenza. Tuttavia, la percezione della scossa, seppur lieve, ha riacceso il dibattito sulla preparazione antisismica di un’area che, per la sua conformazione geologica, è da sempre esposta a rischi di questo tipo. Lo Stretto di Messina, del resto, è noto per la sua attività sismica, con eventi che nel passato hanno lasciato segni profondi, come il terremoto del 1908, che causò distruzioni e vittime in entrambe le sponde, calabrese e siciliana.

La scossa odierna, sebbene di entità contenuta, si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso i fenomeni tellurici in Italia, soprattutto dopo il sisma di magnitudo 4.4 che ha colpito Napoli nelle prime ore del 13 marzo, costringendo molti cittadini a riversarsi in strada per precauzione. Questi eventi, seppur non direttamente collegati, sottolineano la fragilità di un territorio in cui l’attività sismica è spesso accompagnata da una certa imprevedibilità, rendendo necessari interventi strutturali e una costante sensibilizzazione della popolazione.

L’INGV, che monitora costantemente la situazione, ha confermato che il terremoto è stato localizzato con precisione, evidenziando come la profondità di 14 chilometri abbia contribuito a limitarne gli effetti in superficie. Tuttavia, la vicinanza dell’epicentro alla costa ha fatto sì che la scossa fosse percepita in modo più netto rispetto ad altri eventi simili.