Prosegue lo sciame sismico tra Siena e Monteroni d’Arbia





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Lo sciame sismico che ha colpito l’area tra Siena e Monteroni d’Arbia, iniziato nella mattinata di domenica 2 febbraio, continua a far tremare la terra, mantenendo alta l’attenzione della popolazione e delle autorità. Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio, poco dopo la mezzanotte, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato due nuove scosse, rispettivamente di magnitudo 2.1 e 2.2, seguite da una terza, più lieve, di magnitudo 1.5 intorno all’1:30. Gli epicentri, localizzati a circa 6 km a sud di Siena, hanno raggiunto profondità di 10 e 7 km, rendendo le scosse ben avvertite dalla cittadinanza, già in allerta dopo l’evento di magnitudo 3.2 registrato due giorni prima.
Nonostante l’intensità relativamente bassa, le scosse hanno riacceso timori e ricordi, soprattutto tra chi aveva vissuto l’esperienza analoga due anni fa, sempre nel mese di febbraio. Allora, come oggi, lo sciame sismico aveva avuto il suo epicentro a Monteroni d’Arbia, diffondendo un senso di incertezza che si è rapidamente propagato tra gli abitanti di Siena e dei comuni limitrofi. Le autorità, per precauzione, hanno deciso di mantenere chiuse scuole e università, una misura che, sebbene non strettamente necessaria data l’assenza di danni a persone o cose, è stata giudicata opportuna per garantire la massima sicurezza.
Il sindaco di Siena e il rettore dell’Università hanno concordato sulla chiusura temporanea degli istituti, permettendo ai tecnici di effettuare ulteriori verifiche sulle strutture. Una decisione che, se da un lato ha rassicurato i cittadini, dall’altro ha sottolineato la fragilità di un territorio storicamente esposto a fenomeni sismici. Le scosse, seppur lievi, hanno infatti riportato alla luce interrogativi sulla preparazione e sulla capacità di risposta in caso di eventi più significativi.
I dati dell’INGV, che monitora costantemente l’area, confermano che lo sciame è ancora in corso, con scosse che si susseguono a intervalli irregolari. La prima delle due scosse notturne, quella di magnitudo 2.1, è stata registrata alle 00:07:25, seguita appena sette secondi dopo da quella di magnitudo 2.2. Entrambe hanno avuto coordinate geografiche vicine a 43.2710, 11.3550, confermando la persistenza dell’attività sismica nella stessa zona. La terza scossa, più debole, è stata rilevata alle 01:30:55, senza tuttavia causare ulteriori allarmi.