"Dopo la caduta del regime di Assad la Russia cerca nuovi sbocchi in Libia"

Dopo la caduta del regime di Assad la Russia cerca nuovi sbocchi in Libia
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il Giornale ESTERI

«Il tema della stabilizzazione definitiva della Libia è tra quelli di cui siamo occupati di più e anche una delle questioni più complesse che mi sia mai trovata ad affrontare». Giorgia Meloni ha affrontato nella sua conferenza stampa anche le questioni del Medioriente e del quadrante Sud del Mediterraneo. Uno dei dati con cui fare i conti è l’attivismo di Mosca, che nelle ultime settimane sembra aver preso nuovo slancio. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

La flotta ombra russa è nel Mediterraneo, ormai da giorni. Queste imbarcazioni sono partite da San Pietroburgo poco prima di Natale e sono attualmente in rotta (almeno ufficialmente) verso Port Said, nel nordest dell'Egitto. (ilmessaggero.it)

Il 6 gennaio i moli navali del porto siriano di Tartus (quello usato dalla Russia in Siria durante il regime di Bashar Assad) erano ancora vuoti, ma attrezzature militari russe da evacuare erano chiaramente visibili dal satellite (foto Maxar) per un chilometro. (La Stampa)

È stallo al largo delle coste siriane per le navi russe alle quali le autorità di Damasco negano l’autorizzazione ad attraccare al porto di Tartus, sede della base navale controllata da Mosca. Il crollo del regime di Bashar al-Assad e la sua fuga precipitosa nella notte tra l’8 e il 9 dicembre hanno provocato un terremoto geopolitico che ha rimesso in discussione la presenza del Cremlino, autorizzata dall'ex dittatore, nel Paese mediorientale. (il Giornale)

Russia, l'ultimo sottomarino di Putin lascia il Mediterraneo: cosa significa questa manovra

La Libia al posto della Siria. Un trasloco iniziato poco dopo la caduta del regime di Assad e che prosegue tutt'ora, come possono confermare i testimoni oculari dell'atterraggio mercoledì di un aereo da trasporto militare russo all'aeroporto internazionale di Mitiga a Tripoli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ciò non esclude, avvisano gli esperti, che vi possa essere un «battello» a propulsione nucleare, ma il valore simbolico/tattico della partenza rimane. Prossima meta il Baltico. (Corriere della Sera)

Il suo obiettivo è arrivare il più in fretta possibile nel Baltico. Con la sua uscita, Mosca non avrebbe più sub convenzionali nel Mediterraneo. (Liberoquotidiano.it)