Telegram, Meta e la grande ipocrisia del sistema mediatico e politico

Telegram, Meta e la grande ipocrisia del sistema mediatico e politico
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Il 26 agosto 2024 è una di quelle date destinate, nel bene o nel male, a rimanere scritte nella storia. Il 26 agosto è stato infatti pubblicato il comunicato del Tribunale di Parigi con il quale, sia pure laconicamente, sono stati snocciolati alcuni dettagli della indagine che ha visto coinvolto l’amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov, arrestato in Francia il 24 agosto, all’aeroporto di Parigi-Le Bourget. (Tempi.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il fondatore di Telegram Pavel Durov si sentiva intoccabile, e ha continuato a vedersi così anche dopo che il Tribunale parigino ha formulato tutta una serie di accuse riguardo l’app di messaggistica. (Open)

Non solo complicità per i reati che agilmente si compiono sulla sua app di messaggistica, ma anche accuse di violenza sul figlio di sette anni. L’amministratore delegato Durov e il signor Pavel: aumentano i capi di imputazione e si infittisce il mistero sull’arresto del Ceo di Telegram a Parigi (ilmessaggero.it)

Ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per vederlo in pratica perché, al di là della tesi del complotto, il quadro resta confuso, in quanto l'iniziativa della Francia resta di natura giudiziaria e non politica, i legami tra Durov ed il governo francese sono oggetto di interpretazioni variabili, ed il ruolo della Ue non si è ancora definito. (L'HuffPost)

Durov rilasciato, cauzione di 5 milioni ma deve restare in Francia. Spunta la cena con Macron

Redazione RHC : 31 Agosto 2024 16:05 Com’è andata a finire per Pavel Durov dopo l’arresto in Francia? (Red Hot Cyber)

Mercoledì 28 agosto la Procura di Parigi ha annunciato che Durov è stato formalmente incriminato con numerose accuse penali legate alla distribuzione di materiale contenente abusi sessuali su minori, vendita di narcotici, frode e riciclaggio di denaro. (Forbes Italia)

È un anti-Musk ma con più attributi di lui, non urla ma combatte, viene minacciato dai servizi segreti russi ma non si fa intimorire, per poi farsi arrestare in Francia col sorriso. Il brillante ma enigmatico fondatore di Telegram sembra uscito da un romanzo su hacker, spionaggio e attivismo. (Rolling Stone Italia)