Nissan taglierà 20 mila posti di lavoro e Renault aspetta un prestito da 5 miliardi di euro

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

A metà mese il terzo costruttore nipponico per volumi di vendita aveva anticipato una riduzione della capacità produttiva globale del 20% entro l’anno fiscale 2022: dunque in ballo c’è un riposizionamento, non un banale ridimensionamento.

Un cambiamento che per la casa di Yokohama prenderà il via dal programma di taglio dei costi, che verrà ufficializzato il 28 maggio prossimo in occasione della presentazione dell’ultimo esercizio fiscale. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per il ministro, il presidente della Renault Jean-Dominique Senard stava lavorando duramente su un nuovo piano strategico anche con il sostegno del governo francese, ma Le Maire aveva ammesso di non aver ancora firmato la garanzia di un prestito di 5 miliardi di euro (5,5 miliardi di dollari) per la Renault, le cui modalità erano ancora in discussione. (TG La7)

UN PRESTITO DI 5 MILIARDI - Le Maire ha aggiunto che il presidente del Gruppo Renault, Jean-Dominique Senard, sta lavorando al nuovo piano strategico con il sostegno del governo francese. (AlVolante)

Le parole del ministro Le Maire. Come dicevamo, sul dossier Renault (EURONEXT:RNO) è intervenuto in prima persona il ministro francese dell’economia, Bruno Le Maire. Ricordiamo in ultimo che in Renault lo Stato francese è primo azionista, avendo infatti un pacchetto di azioni pari al 15% del capitale sociale. (Proiezioni di Borsa)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Ue, Francia e Germania definiscono un piano da 500 miliardi: i dettagli. “La Renault può scomparire, i grandi produttori industriali possono scomparire, dobbiamo prendere in considerazione questa ipotesi“, ha detto. (Inews24)

Venerdì prossimo 29 maggio il gruppo è chiamato a presentare il suo piano strategico con tagli valutati al momento per 2 miliardi di euro. Il piano potrebbe includere la chiusura di tre fabbriche di taglia media in Francia, come anche la conversione dell’emblematico sito industriale di Flins, nel dipartimento delle Yvelines, nell’hinterland di Parigi. (Corriere del Ticino)

Questi dati dicono che la Germania sta attraversando la più grande crisi del mercato automobilistico dalla riunificazione avvenuta trent’anni fa. Ad aprile con 120.840 auto nuove immatricolate, la flessione tendenziale è stata del 61%. (L'HuffPost)