Legge anti-Lgbt in Ungheria, l'Ue "pronta a intervenire"

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La portavoce della Commissione Europea: "Dobbiamo esaminare le norme con attenzione, non esiteremo ad agire se necessario" L’Unione Europea è pronta a intervenire dopo l’approvazione dell’emendamento alla Costituzione dell’Ungheria che realizza una stretta sui diritti della comunità Lgbtq+ vietandone, tra l’altro, gli eventi pubblici compreso il Pride. “Siamo a conoscenza degli emendamenti alla Costituzione ungherese approvati ieri dal Parlamento ungherese”, ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, nel briefing quotidiano con la stampa. (lapresse.it)
Su altri media
Lo riferiscono i media magiari. L'emendamento copre un ampio spettro di questioni. (RaiNews)
Il Parlamento ungherese ha approvato un’altra stretta sui diritti, con l'emendamento presentato dal governo di Viktor Orbán per modificare la Costituzione. (L'Espresso)
La campagna, che prederà avvio domani, in vista del 30° anniversario del Budapest Pride, chiede al capo della polizia della città di garantire che le persone possano partecipare alla sfilata in sicurezza, senza il rischio di subire intimidazioni, molestie o violenza. (Amnesty International Italia)

La stretta è senza precedenti, tanto da avere sorpreso anche chi, fra i suoi critici, non pensava che il primo ministro ungherese potesse imprimere una svolta così netta. E ieri, l’Assemblea nazionale e il partito Fidesz sono entrati in azione. (Il Messaggero)
Protestano i partiti di opposizione e gli attivisti per i diritti umani: «Blocchiamo il parlamento e impediamo la votazione» (Open)
Erano da poco passate le cinque di ieri pomeriggio quando il parlamento di Budapest ha approvato l’emendamento alla Legge fondamentale, la nuova costituzione voluta dal premier Viktor Orbán nel 2012, che mette nero su bianco la nuova stretta. (Il Manifesto)