Terrorismo, fermati a Trento due jihaidisti, progettavano un attentato

quotidianodigela.it INTERNO

I Carabinieri dei Ros li hanno fermati, il 15 giugno, prima che potessero mettere in atto il loro piano, un attentato nel nostro Paese.

Si tratta di un uomo e una donna che si sarebbero addestrati per compiere atti violenti in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico”.

Il paese che li ha visti nascere, da famiglie kosovare perfettamente integrate.

La Procura di Trento indagava sui due giovani per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento e addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale

(ITALPRESS) – Due giovani terroristi formati dalla propaganda jihaidista sul web. (quotidianodigela.it)

Su altre fonti

I due sono stati indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. Dopo aver commesso l’attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi all’organizzazione terroristica (Zoom24.it)

In particolare, sarebbero stati addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica Stato islamico (Is). (TrentoToday)

Dalle indagini del Ros è emerso che gli indagati si sarebbero addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico”. (Sky Tg24 )

Nei confronti dell'uomo il Gip ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico. (Corriere del Ticino)

Il Gip di Rovereto il 18 giugno ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell'uomo, con obbligo di braccialetto elettronico. Questa mattina (24 giugno) i dettagli saranno presentati in conferenza stampa dai carabinieri, con il Procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi e il comandante del Ros Pasquale Angelosanto (Alto Adige)

Nei confronti dell’uomo il Gip ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico. Nella decisione sull'applicazione della misura cautelare, l’Ag. (Gazzetta di Parma)