India: stop export di grano. Torna il protezionismo, ed è allerta

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Cosa significa lo stop all’export di grano dell’India e perché su sta tornando a misure protezionistiche globali.

L’India vieta l’export di grano: nuovo allarme per il mondo. Pochi giorni dopo aver affermato che quest’anno puntava a spedizioni record, l’India ha preso la decisione opposta: fermare le esportazioni di grano.

La conseguenza diretta sarà l’aumento ancora di più dei prezzi, in un momento di alta domanda e bassa offerta di grano

Il divieto indiano potrebbe portare i prezzi globali a nuovi picchi e colpire i consumatori poveri in Asia e Africa. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

Before the export ban, India was expected to be one of the top-10 wheat exporters for the 2022-23 crop season. Il grano indiano fluisce principalmente in poverissimi paesi confinanti. Vediamo come i prezzi più convenienti e la scarsità di produzione avessero fatto esplodere l’export. (Scenarieconomici)

Sale il protezionismo economico dovuto alla crisi che mette a rischio la sicurezza alimentare. “Dopo la crisi alimentare del 2007-2008 e del 2010-11, il G20 aveva discusso di vietare l’uso delle restrizioni all’esportazione alimentare e di ridurre il sostegno ai biocarburanti. (LaPresse)

MeteoWeb. L’Ucraina è un importante esportatore di grano e altri prodotti alimentari e l’invasione russa – con il blocco dei porti – ha fatto scattare l’allarme di una crisi alimentare globale. (MeteoWeb)

Il Governo lo ha comunicato. Una crisi che blocca tutte le strategie produttive, anche le più grandi e sostanziose. L’India è il secondo produttore al mondo di grano, ma buona parte viene consumata internamente. (ZON)

Il blocco delle esportazioni spingerà ulteriormente al rialzo i prezzi, che hanno già subito un’impennata dopo l’inizio della guerra in Ucraina, alimentando i timori di carestia in particolare nei Paesi più poveri del mondo L’India ha annunciato un blocco delle esportazioni di grano con effetto immediato a causa dell’aumento dei prezzi, cresciuti di oltre il 40% dall’inizio dell’anno, che mettono a rischio la sicurezza alimentare. (RSI.ch Informazione)

Lo stop alle esportazioni segna una brusca svolta rispetto a orientamenti anche molto recenti che prevedevano un aumento record delle esportazioni. Gli acquirenti globali puntavano sul secondo produttore mondiale di grano per le forniture dopo il crollo delle esportazioni dalla regione del Mar Nero in seguito all’invasione russa dell’Ucraina alla fine di febbraio. (Avvenire)