Il finto medico: "va" in Regione
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"Diventare medico di base grazie ad una sola autocertificazione? Nella Lombardia di Fontana e Bertolaso, dove il centrodestra ha deciso di abbandonare il servizio sanitario regionale in uno stato di "anarchia", è possibile. È successo a Vizzolo Predabissi, dove un presunto dottore avrebbe esercitato la professione prescrivendo farmaci e terapie, fino all’intervento dei Nas". Duro l’affondo del capogruppo regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco rispetto alla vicenda di Luca Nascimbene (nella foto), sedicente medico che ha esercitato per mezza giornata a Vizzolo Predabissi, prima di finire nel mirino degli inquirenti. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altre testate
Vizzolo Predabissi (Milano), 6 gennaio 2025 – Dopo la sospensione di Luca Nascimbene, il medico di famiglia finito nel mirino dei Nas che ne stanno verificando requisiti e titoli di studio, da domani a Vizzolo Predabissi, paese di cerniera tra Milano e Lodi, in via Verdi 9 verrà attivato un ambulatorio temporaneo, ad uso dei 1.750 pazienti senza medico. (IL GIORNO)
Il 2 gennaio ha aperto lo studio a Vizzolo Pedrabissi, nel Milanese, dove doveva sostituire il medico di base andato in pensione, ma a fine turno i carabinieri dei Nas lo hanno costretto a chiudere l’ambulatorio, sostenendo che non fosse abilitato a svolgere la professione medica. (La Provincia Pavese)
Da martedì 7 gennaio i vizzolesi rimasti senza medico possono fare riferimento all’ambulatorio di via Verdi 9, dove non manca il via vai di pazienti. (IL GIORNO)
Adriano Agatti / casteggio Medico di base per un giorno nell’ambulatorio di Vizzolo Predabissi, nel milanese. Lui sostiene di aver studiato med… (La Provincia Pavese)
Ora il caso di Luca Nascimbene apre gli occhi su quella che secondo molti potrebbe risultare una falla importante nel sistema sanitario lombardo. Si è insediato come medico di base nel comune di Vizzolo Predabissi (MilanoToday.it)
Bari. «Grave disservizio per i medici di medicina generale nelle prescrizioni a seguito della decisione del Tar di sospendere il decreto con le nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale». Queste le parole di Delia Epifani (in foto), segretaria regionale Puglia del Sindacato Medici Italiani, che lancia l’allarme in merito ad un disagio burocratico per il sistema sanitario. (Impresa Italiana)