Roma, super affollati otto Pronto soccorso: oltre 500 i pazienti in attesa di ricovero

Roma, super affollati otto Pronto soccorso: oltre 500 i pazienti in attesa di ricovero
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Corriere Roma SALUTE

Ancora una giornata, quella di ieri, di forte stress per la rete ospedaliera dell’emergenza di Roma e del Lazio. Con circa 2.600 accessi in Pronto soccorso da gestire e punte di oltre cinquecento tra ricoveri e trasferimenti da evadere (come da rilevazioni del sito SaluteLazio alle 19). Un numero di presenze molto elevato che si ripete nei giorni, tanto da aver costretto l’ospedale San Giovanni-Addolorata a sospendere l’attività chirurgica d’elezione, e come più volte segnalato nei giorni scorsi dalle pagine del Corriere. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altri giornali

Il pronto soccorso della Città ospedaliera continua ad annaspare. Ieri, già nella seconda mattinata, si è toccato il picco di 56 pazienti bisognosi di assistenza. (ilmattino.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

07 GEN Anche quest’anno le festività natalizie hanno mandato in tilt i pronto soccorso italiani. “Durante le feste la situazione è sempre critica, segno di un problema costante sull’aggressività dell’utenza”, spiega Alessandro Riccardi, nuovo presidente della Simeu, la società che rappresenta i medici dell’emergenza e urgenza, riferendosi ai casi di aggressione che hanno colpito diversi operatori sanitari nei giorni scorsi. (Quotidiano Sanità)

Roma, boom di accessi nei pronto soccorso: rabbia e caos. «Dieci ore di attesa prima di essere visitati»

La fotografia emblematica è quella “scattata” ieri, alle 12,52, dal sistema della Asl che indica la situazione degli accessi in Pronto soccorso: 110 persone in trattamento, 10 codici gialli in attesa, per un tempo stimato di un’ora e 52 minuti e 12 verdi per un’ora e 21. (ilmessaggero.it)

Ogni paziente fermo al pronto soccorso in attesa di trasferimento nel letto di un reparto causa un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo anche crescere la mortalità dal 2,5 al 4,5% quando il cosiddetto boarding supera le 12 ore. (Nurse Times)

«Sono qui dalle 12 di stamani (ieri, ndr) e ancora non ho ricevuto una diagnosi. Francesco (lo chiameremo così) ha 80 anni e ha trascorso molte ore seduto su una lettiga di un ospedale romano in attesa di ulteriori accertamenti. (ilmessaggero.it)