"I datteri, luce accesa anche di notte e una bibbia in totale isolamento": il racconto di Cecilia Sala dopo il rientro in Italia
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Il trattamento che Cecilia Sala ha ricevuto nel carcere di Evin è all'altezza della fama riconosciutal luogo nel quale vengono rinchiusi gli oppositori politici del regime iraniano. Una cella alta e stretta, senza un letto, luci accese 24 ore su 24, cibo - datteri, per lo più - passato attraverso una feritoria del porta da mani anonime. La giornalista del Foglio e di Chora Media ha raccontato agli 007 del Ros quello che è stato il trattamento al quale è stata sottoposta, senza che mai le sia stato contestato un reato. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri media
La reporter e podcaster romana è stata liberata nella notte tra il 7 e l'8 gennaio dalla prigione di Evin, in Iran, dove ha trascorso 20 giorni in isolamento, senza conoscere l'accusa che le era rivolta e senza ricevere i generi di conforto inviati dall'ambasciata. (Today.it)