Sangiuliano da Meloni a Palazzo Chigi: «Ho confermato la mia verità, a Maria Rosaria Boccia mai un euro pubblico e nemmeno documenti riservati»

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Gennaro Sangiuliano ribadisce la sua versione dei fatti sull'affaire con Maria Rosaria Boccia. Mancava un quarto d'ora alle quattro del pomeriggio di martedì 3 settembre quando il ministro della Cultura è entrato a Palazzo Chigi, dall'ingresso posteriore. Due ore dopo è lui che firma il comunicato, non l'ufficio stampa di Palazzo Chigi: «Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata». (Corriere Roma)

Su altre fonti

"Sono stato a colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano ‘La Stampa’: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata". (Reggio TV)

Ieri, con una lettera inviata al quotidiano La Stampa, Sangiuliano ha spiegato di avere conosciuto Boccia a metà del mese di maggio durante la campagna per le elezioni europee e di avere «maturato l'intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l'incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi. (Italia Oggi)

Voce per voce chi ha pagato le spese per la Boccia Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sul caso scoppiato con i post e le rivelazioni social di Maria Rosaria Boccia ha detto e ribadito che "non è stato speso neanche un euro del ministero". (Il Giornale d'Italia)

Sangiuliano da Meloni: "Mai un euro del ministero per Boccia". E il Quirinale smonta le fake news

Due lauree in economia, una attenzione particolare per il mondo della moda e della medicina estetica, frequentazioni politiche di destra e variegate attività imprenditoriali. L’alta e bionda 41enne nata a Pompei si presenta ancora oggi, nella biografia del social, come presidente della Fashion Week Milano Moda malgrado la diffida della Camera della Moda del capoluogo lombardo ad usare quel marchio. (Il Sole 24 ORE)

Sempre sui social si presenta come presidente dell’associazione Fashion week Milano moda, ma la Camera della Moda ne prende le distanze. Maria Rosaria Boccia, è la donna del mistero, che da alcuni giorni alimenta il giallo dell’estate politica. (napoli.corriere.it)

“Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. (Secolo d'Italia)