Fisco, dal 2022 scompare l’aggio sulle cartelle di pagamento: sarà a carico dello Stato

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Eliminata anche la quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo per le ipotesi di riscossione spontanea.

Niente più oneri di riscossione, il cosiddetto aggio pari al 3% o 6% delle somme iscritte a ruolo per pagamenti rispettivamente entro o oltre i sessanta giorni.

Per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni previste dalla legge

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di cartella di pagamento per i carichi affidati all’Agente della riscossione a partire dal 1° gennaio 2022. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Leggi anche Il nuovo volto dell’aggio di riscossione Con Provvedimento del 17 gennaio 2022 le Entrate approvano il nuovo modello di cartella di pagamento. (Fiscoetasse)

Cartelle esattoriali 2022, nel nuovo modello aggio di riscossione addio: novità dall’Agenzia delle Entrate. L’articolo 1, comma 15 della Legge di Bilancio 2022 ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio, che la copertura dei costi di gestione del servizio nazionale di riscossione venga garantita dallo Stato. (Informazione Fiscale)

Addio al pagamento dell'aggio dalle cartelle esattoriali, cioé la remunerazione che l’Agenzia delle Entrate percepisce per la sua attività di riscossione. Come indicato, nelle cartelle esattoriali spariscono alcune voci aggiuntive che, commisurate alla somma dovuta, contribuivano a far salire l’importo del debito accumulato (ilGiornale.it)

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Queste somme saranno, infatti, a carico del bilancio dello Stato, così come previsto dalla legge n. Per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni previste dalle previgenti disposizioni di legge (ilmessaggero.it)

L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato che la spesa per ottenere i 24 cfu rientrano nella categoria di spesa sopracitata. Ma c’è una novità. Come abbiamo appena detto, alcune spese sono detraibili dall’IRPEF che i cittadini italiani pagano ogni anno. (Consumatore.com)