L'impeachment di Trump andrà al Senato

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- Mentre il presidente siglava il patto con la Cina, la Camera votava per spedire il fascicolo per il procedimento di impeachment nei suoi confronti al Senato.

E Trump, in quei giorni, pare che abbia previsto di recarsi al Wef di Davos.

keystone-sda.ch / STF (Susan Walsh)

In seguito alla firma apposta alla domanda dalla portavoce della Nancy Pelosi, come da rituale una delegazione ha scortato la domanda - in una cartelletta blu - fin davanti al Senato. (Ticinonline)

Su altre fonti

La durata del processo. L'inizio del processo è previsto per martedì, il giorno dopo la festa dedicata a Martin Luther King. Durante l'impeachment al presidente Bill Clinton, nel '98, non fu decisa nessuna limitazione, tantomeno sull'uso dei telefonini, ma era anche un'epoca pre-smartphone. (Euronews Italiano)

“Il presidente ha violato il suo giuramento, minando la nostra sicurezza nazionale, mettendo a rischio l’integrità delle nostre elezioni”, ha aggiunto. Il 21 gennaio il procedimento arriva al Senato: a differenza della Camera, che è a maggioranza democratica, nel secondo ramo del Parlamento prevalgono i repubblicani. (Il Fatto Quotidiano)

La Camera, a maggioranza democratica, ha approvato il testo con 228 voti a favore e 193 contrari; testo che prevede anche la nomina dei sette membri del Congresso che gestiranno l'accusa e i fondi per gestirlo. (Adnkronos)

Pelosi ha ritardato la trasmissione degli articoli al Senato, trattenendo il procedimento perché fossero più specifici i termini del processo prima che avvenisse il passaggio di consegne. I dirigenti sono poi tornati alla Camera in attesa di essere ammessi formalmente in Senato. (Rai News)

A pochi giorni dall'ultimatum i tre Paesi in questione si sono dunque decisi a condannare Teheran per le sue inadempienze, riattivando le sanzioni europee nei confronti della Repubblica islamica e di fatto ponendo la pietra tombale sull'intesa viennese. (Sputnik Italia)

Ma era mesi fa, ancora non si era inserita nel conflitto la preoccupazione per una presa di forza dei Fratelli Musulmani. Già in quella occasione, comunque, Trump ha lasciato spiazzati tutti, e il 15 aprile ha alzato il telefono e ha chiamato Haftar. (Il Messaggero)