Vaccini, in Russia prodotte le prime dosi per gli animali: “Molti i Paesi interessati”

La Stampa ESTERI

Secondo l'agenzia Interfax, «si prepara un dossier per registrare» il vaccino «all'estero, in particolare in Unione europea».

I test sono stati condotti su visoni, gatti, cani e furetti, e, secondo le autorità russe, hanno provato l'efficacia e la sicurezza del vaccino.

Stando a Melano, società di Germania, Grecia, Polonia, Austria, Kazakistan, Tagikistan, Malesia, Thailandia, Corea del Sud, Libano, Iran e Argentina sono interessate al vaccino. (La Stampa)

Su altre testate

LA RICERCA Vaccino low cost in arrivo dall'America, primi test sull'uomo. BRUXELLES Covid, è allarme per gli allevamenti dei visoni nell'Ue. Gatto (contagiato dai padroni) muore di Covid. È stato prodotto un primo lotto del vaccino contro il Covid-19 destinato agli animali, il Carnivac-Cov. (ilmessaggero.it)

La funzionaria ha aggiunto che il possibile volume di produzione di questo farmaco è ora stimato fino a 3 milioni di dosi al mese , ma in futuro, se c'è domanda, può essere portato a 5 milioni. Ha notato che c'erano già ordini per queste prime dosi, che sarebbero state distribuite il prima possibile tra diverse città e regioni della Russia (Sputnik Italia)

È stato prodotto un primo lotto del vaccino contro il Covid-19 destinato agli animali, il Carnivac-Cov. «Al momento - ha spiegato Melano alla Tass - possono essere prodotte fino a tre milioni di dosi al mese. (Il Mattino)

Lo riferisce l'agenzia Interfax Vaccini, la Russia ha prodotto le prime 17.000 fiale per gli animali Secondo la direttrice dell'ente federale russo per la veterinaria, le dosi saranno presto fornite a varie regioni russe. (Rai News)

Stando a Melano, società di Germania, Grecia, Polonia, Austria, Kazakistan, Tagikistan, Malesia, Thailandia, Corea del Sud, Libano, Iran e Argentina sono interessate al vaccino. I test sono stati condotti su visoni, gatti, cani e furetti, e, secondo le autorità russe, hanno provato l’efficacia e la sicurezza del vaccino (Ticinonews.ch)

Stando a Melano, società di Germania, Grecia, Polonia, Austria, Kazakistan, Tagikistan, Malesia, Thailandia, Corea del Sud, Libano, Iran e Argentina sono interessate al vaccino. Secondo l'agenzia Interfax, «si prepara un dossier per registrare» il vaccino «all'estero, in particolare in Unione europea». (Ticinonline)